Sacro romano impero
Denominazione data usualmente all’impero che si costituì in Europa nel Medioevo a partire dalla data simbolica del 25 dicembre dell’800, quando Carlomagno ricevette la corona in S. [...] . D’altra parte, dalla contrapposizione con il papato l’impero aveva tratto una rinnovata coscienza delle proprie radici universalistiche (romane e cristiane) e questa nuova consapevolezza fruttificò con la dinastia degli Svevi (1137-1254). In ...
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tardo antico
tardoantico
Termine adoperato per indicare il periodo che dagli ultimi secoli di vita dell’impero romano giunge a comprendere anche la prima fase dei regni romano-barbarici in Occidente [...] Bandinelli individuava il momento di rottura con i canoni del passato nella prima età tetrarchica, pur riconoscendo le radici della nuova sensibilità già nel 3° sec.; molti storici contemporanei hanno proposto talvolta una periodizzazione più alta e ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] Centrale), formatasi poco dopo, che comprendeva lo Zaire, la Repubblica Centroafricana e il Ciad. Queste iniziative, prive di solide radici, erano il riflesso di una lotta politica per l'egemonia istigata dalla Francia (e poi anche dagli Stati Uniti ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] cinghiali rispetto ai maiali di allevamento sono di taglia più grande, hanno le zanne, il muso e le unghie sono adatti a scavare radici. La loro carne è meno grassa e più saporita di quella di un maiale di fattoria. Gli allevatori sono riusciti a far ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] la concezione di Giovanni Gentile, nella quale il Risorgimento è visto come una fase storica in cui si anniderebbero le radici dello spirito nazionale e, di conseguenza, del fascismo, e sono tendenti invece a rivalutare l’Italia liberale e a vedere ...
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RANIERI DI VITERBO
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nacque verosimilmente nel penultimo decennio del sec. XII, da una famiglia dotata di estesi possedimenti a Viterbo e nel suo contado.
Il ruolo ricoperto [...] le pretese di sovranità imperiale, quanto il diffondersi dell'eresia catara, che proprio a Viterbo aveva messo solide radici. Non stupisce, dunque, che il cardinale avesse potuto esercitare, in più occasioni, un potere quasi incontrastato.
Nel 1220 ...
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Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere [...] repressione, che, con le sue 4000 e più vittime, diminuì fortemente il potere dei boiari, impedendo che essi mettessero radici feudali. La lunghezza della guerra di Livonia e la sconfitta subìta a opera del khān di Crimea, Devlet Girej, che ...
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Storico francese (Tolone 1924 - Parigi 2014). Tra i massimi studiosi della società occidentale del Medioevo, ne ha indagato temi cruciali, cogliendo i nessi fra storia della cultura e dinamica economica, [...] ); L'Europe est-elle nèe au Moyen Ấge? (2003; trad. it. Il cielo sceso in terra, 2004), riflessione sulle radici comuni europee; Heros et marveilles du Moyen Ấge (2005; trad. it. 2005), uno studio sull'immaginario medievale attraverso una rassegna ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] riprende e sviluppa il corpus teorico elaborato a partire da Smith e da Ricardo. Anche la teoria del valore-lavoro affonda le sue radici, come si è visto, in questa tradizione. Ma essa segna al tempo stesso la differenza tra la posizione di Marx e la ...
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MARABINI, Anselmo
Fabrizio Monti
Nacque a Imola il 16 ott. 1865 da Giuseppe, bracciante che era riuscito a raggiungere la posizione di perito in un'azienda agricola privata, e da Rosa Loreti, figlia [...] (8-10 sett. 1893), Partito socialista dei lavoratori italiani.
La posizione politica del M., che aveva le sue radici nell'interventismo garibaldino, maturò quindi nell'adesione al socialismo municipale di Costa e si concretò nella partecipazione alle ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...