vago In anatomia, nervo misto, somatico e viscerale, detto anche pneumogastrico; costituisce il X paio dei nervi cranici e trae importanza soprattutto dalla sua partecipazione al sistema neurovegetativo. [...] una formazione localizzata nel midollo allungato. Il nervo emerge dal solco laterale del midollo allungato con 6-8 radici, quindi, raccolto in tronco unico, fuoriesce dal cranio attraverso il foro lacero posteriore. Nella regione del collo concorre ...
Leggi Tutto
Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] sintetizzato la prima volta nel 1874.
L’acido s. è contenuto allo stato libero nella pianta, nei frutti e nelle radici di Spiraea ulmaria, nei tulipani, nei giacinti, nelle violette, nell’uva, nelle fragole, come pure, sotto forma di estere metilico, ...
Leggi Tutto
In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principi attivi (alcaloidi, glicosidi, saponine, oli essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche ecc.) e che pertanto, [...] terapeutiche o sperimentali. Delle numerose piante medicinali sono di regola utilizzate solo le parti più ricche di sostanze attive: ora le radici o i tuberi o i rizomi, ora le foglie, i fiori, il succo, la corteccia ecc. Tali d. sono per lo ...
Leggi Tutto
sistema spinotalamico
Uno dei sistemi sensitivi (insieme con il sistema lemniscale) costituito dai recettori e dalle catene neuroniche che sono al servizio della sensibilità cromatica. Il sistema spinotalamico [...] sensibilità termica (caldo e freddo) e a quella dolorifica. Dopo essere penetrate nel midollo spinale attraverso le sue radici dorsali, le fibre sensitive terminano nel corno grigio posteriore, dove prendono contatto con cellule nervose i cui assoni ...
Leggi Tutto
Fisiologo (Faversham, Kent, 1816 - Ginevra 1870); insegnò nel Queen's College di Birmingham. Da lui prende nome la legge di W., secondo cui la recisione di una radice nervosa spinale di senso, praticata [...] walleriana) nelle fibre del moncone verso il midollo. Questa legge dimostra che il centro trofico delle fibre delle radici spinali sensitive è dislocato nel ganglio. La degenerazione colpisce solo il tratto di fibre separato dal corpo cellulare ...
Leggi Tutto
pallestesia
Sensibilità profonda del sistema nervoso (detta anche sensibilità vibratoria) che si esamina facendo vibrare un diapason in corrispondenza di una superficie ossea non ricoperta da muscoli. [...] o la sua perdita. Tale perdita può verificarsi per lesioni della corteccia cerebrale, della capsula interna, delle radici nervose posteriori e dei cordoni posteriori del midollo spinale (o nelle lesioni trasverse di quest’ultimo). (*)
→ Tatto ...
Leggi Tutto
I denti che occupano la parte anteriore dei mascellari e della mandibola; hanno margine sottile e tagliente e servono a tagliare i cibi. Nell’uomo sono 8, 4 superiori e 4 inferiori, distinti in mediani [...] altri Vertebrati, a eccezione dei ruminanti che mancano degli i. superiori.
Canale incisivo Canale dell’osso mascellare inferiore situato in prossimità delle radici degli i.; è uno dei rami di biforcazione con cui termina il canale dentale inferiore. ...
Leggi Tutto
Anatomia
Raggruppamento di fibre muscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] o libro), e di una porzione legnosa (porzione vascolare o xilema o legno) (fig. 3 e 4). Anche i f. delle radici sono composti, poiché le porzioni cribrose si alternano regolarmente con quelle legnose in una cerchia. I f. composti sono collaterali ...
Leggi Tutto
Nome di diverse malattie dell’uomo, degli animali domestici e delle piante. botanica In patologia vegetale, la r. che si manifesta in forma di tumori, di natura iperplastica, più o meno vistosi, isolati [...] (e quella simile dell’oleandro e del frassino) è causata dal batterio Pseudomonas savastanoi: sui rami (ma anche su radici, foglie, fiori e frutti) si formano tumori che erompono dalla corteccia e si accrescono assumendo alla fine un colore bruno ...
Leggi Tutto
Botanica
Germoglio assai raccorciato con l’aspetto d’una grossa gemma, di forma spesso ovata, sotterraneo; i b. sono frequenti nelle Monocotiledoni (giacinto, tulipano ecc.). Il fusto del b., chiamato [...] (squame del b. o catafilli) più o meno carnose per le riserve che contengono. Dalla base del disco spuntano numerose radici avventizie, mentre gli scapi fiorali si formano dalla parte opposta, in diretta prosecuzione con l’apice del disco. Quando le ...
Leggi Tutto
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...