Botanica
Malattia prodotta da Plasmodiophora brassicae, che si manifesta sulle radici di Brassicacee coltivate (cavolo, rapa) e spontanee con tumori isolati o aggregati, determinati dall’ipertrofia delle [...] , anteriormente, fra i corpi vertebrali, o posteriormente, verso il canale midollare. L’e. è causa di diminuita mobilità della colonna e dei fenomeni irritativi e deficitari (algie, anestesie ecc.) causati dalla compressione delle radici nervose. ...
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curanderismo
Roberto Raschetti
Sistema medico etnico-popolare che trova le sue radici nei modelli culturali delle comunità ispanico-americane che vivono nel sud-ovest degli Stati Uniti (letteralmente [...] curandero significa guaritore). L’approccio del curanderismo si basa su una visione sovrannaturale dell’origine delle malattie concepite come l’effetto dell’intervento di spiriti maligni o come una punizione ...
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Glicoside (detto anche glicirrizina o acido glicirizzinico), formula C42H62O16. È contenuto nelle radici di diverse specie di liquirizia e in altri vegetali (Myrrhis odorata, Iuglans ecc.); si ricava in [...] forma di scaglie cristalline, incolori, di sapore dolce, poco solubili in alcol ed etere. In acqua fredda rigonfia gelatinizzandosi. Per idrolisi si scinde in due molecole di acido glucuronico e una di ...
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In odontoiatria, l’area dei denti molari e premolari ( pluriradicolari) nella quale le radici si dividono allontanandosi dal tronco comune radicolare, che si trova al di sotto della corona dentaria. ...
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Anatomia
Forami di c. Sono i fori intervertebrali attraverso i quali passano le radici spinali.
Biologia
Fenomeno consistente nella temporanea unione di due organismi unicellulari e in uno scambio di [...] materiale nucleare. Nei batteri indica un passaggio di informazione genetica (tratti di cromosoma) da un batterio donatore a uno accettore attraverso un ponte citoplasmatico molto fragile detto pilus.
In ...
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Processo infiammatorio, per lo più d’origine virale o immunitaria, che coinvolge diffusamente le radici dei nervi spinali e più raramente i nervi cranici. Alcune forme sono indicate col nome di meningoradicolite [...] o di poliradicoloneurite, per il coinvolgimento degli involucri meningei e per le analogie cliniche con le neuriti, da cui differiscono per la più rapida diffusione dei sintomi, minore gravità delle atrofie ...
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Anatomia
Vaso sanguifero, di calibro irregolare, analogo ai capillari, interposto tra le terminazioni arteriose e le radici venose in alcuni distretti dell’organismo (organi emopoietici, fegato, alcune [...] ghiandole endocrine). La parete è costituita da cellule non endoteliali, alcune delle quali munite di attività fagocitaria, che poggiano su uno strato di fibrille reticolari.
Matematica
In geometria piana, ...
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La suddivisione della cute in zone giustapposte e più o meno embricate, ciascuna delle quali, attraverso le radici da cui provengono i rami sensitivi che la innervano, è in rapporto con un determinato [...] metamero. Nell’uomo tale suddivisione metamerica è particolarmente evidente al tronco ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] (la Retorica di Aristotele) e dell'etica (l'Etica Nicomachea di Aristotele, la Summa theologica di Tommaso d'Aquino). Solo nel corso del XVII secolo le considerazioni proprie delle scienze naturali cominciarono ...
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Anatomia
Nell’anatomia del sistema nervoso, spazio p. anteriore, regione della base degli emisferi cerebrali situata tra le radici del nervo olfattorio e la benderella ottica; è cosparsa di numerosi forellini [...] attraverso cui passano vasi destinati ai nuclei ottico-striati; spazio p. posteriore, lo spazio compreso tra i peduncoli cerebrali e i corpi mammillari, che è crivellato da numerosi orifizi attraversati ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...