BRANCALEONE (Brancaleoni), Giovanni Francesco
Giuliano Gliozzi
Nato a Frasso (una località a 37 chilometri da Benevento) verso il 1500 da Alessandro e Lucrezia Guarina, fu medico e professore di sapienza [...] la conservazione della salute poiché attraverso i pori liberano il corpo da ogni sostanza putrida e dannosa, eliminando alle radici le cause di un'infinità di malanni. Ma egli caldeggia altresì l'uso terapeutico dei bagni, specialmente in polemica ...
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DE CILLIS, Emanuele
Salvatore Adorno
Nato a Caserta da Gennaro e da Carolina Pepe il 31 maggio 1866, si laureò nel 1887 nella R. Scuola superiore di scienze agrarie di Portici, con una formazione universitaria [...] da formazioni sabbiose idonee alla ricezione dell'acqua ma poco atte a trattenerla negli strati di superficie accessibili alle radici; dall'altra le formazioni compatte del Mezzogiorno dove la povertà d'acqua e l'aridità apparivano causate non tanto ...
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LUZZATTO, Attilio Italico
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 6 dic. 1850 da Mario e Fanny Luzzatto.
La famiglia, di origine ebraica, nutriva forti sentimenti patriottici: il padre, oppositore del dominio [...]
Il L. auspicò da parte del governo italiano una decisa presa di posizione in favore della Grecia, sia in nome delle radici risorgimentali e del principio di nazionalità, sia per la sfiducia in un concerto europeo, a suo dire incapace di affrontare e ...
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DI LORENZO, Giacomo
Enrico Coturri
Nacque a Napoli il 12 apr. 1836 da Agostino e da Maria Antonia Tommasuolo.
Compiuti gli studi di belle lettere e filosofia presso Nstituto "F. Piccinini", passò successivamente [...] igienico-epidemiologiche e clinico-statistiche. Un cenno particolare merita uno studio del D. sull'impiego della tintura delle radici di Tayuya, una pianta originaria del Brasile, nella cura della sifilide, pubblicato nel '79 negli Annali clinici ...
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GABRIELLI, Ottaviano
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Figlio di Giovanni Battista, nacque a Tivoli nel 1572. Nel novembre del 1591 risulta già a Roma dove, presa moglie, teneva una bottega di libraio nel rione Parione. I suoi affari [...] nuovo processo.
Soprattutto il primo dei due fatti sembra dimostrare che l'amicizia fra Caravaggio e il G. avesse radici in analoghe collocazioni politiche, poiché in quella occasione erano stati sorpresi dai "birri" a lanciar sassi contro un gruppo ...
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FERRERI, Giorgio
Domenico Celestino
Nacque a Roma il 24 luglio 1893 da Angelo Livio, avvocato, e da Elena Ponzio Vaglia. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia, fu chiamato alle armi e partecipò [...] ospedalieri italiani e Associazione otologi ospedalieri italiani, Il lungo cammino, in 35anni di vita associativa, Rieti 1984, pp. 7-54; G. Bellussi, Ricordi della mia presidenza, ibid., pp. 79-83; L. Coppo, Le nostre radici, ibid., pp. 121-134. ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] 1945 la carica di sindaco di Villar Perosa, la località della Val Chisone dov’erano la prima residenza e le radici degli Agnelli.
Il 1946 inaugurò per il venticinquenne quella che molti considerarono come una lunga jeunesse dorée, spesa nei luoghi ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] Dante una statua classica, all'orizzonte compare una vela: la realtà è oltrepassata e contemporaneamente indagata nelle sue radici ancestrali, delle cose rimane solo una strana memoria, uno spunto per meditare sul loro significato nascosto.
Nel 1911 ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] dello Stato e l’ordinamento pacifico nei rapporti fra gli Stati: due problemi che in realtà sono per lui «alla radice lo stesso problema: il problema della eliminazione, o per lo meno della massima limitazione possibile, della violenza come mezzo per ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] opum", "iniuriarum ulciscendarum cupiditas", "temeritas"; sul terreno propizio dell'"avaritia", che "omnes impellebat" germoglia e mette radici la divisione della Francia in due "factiones". E continua: "harqm alterius Condeus princeps est, alterius ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...