Famiglia di piante, ordine Lamiali, tradizionalmente inclusa nelle Verbenacee e resa autonoma in seguito a studi filogenetici (➔ APG). La famiglia comprende alberi e arbusti di mangrovia (➔) dotati di [...] pneumatofori, ovvero di radici che si accrescono verso l’alto, fuori dal fango delle paludi, per assicurarsi un’adeguata aerazione. Le A. hanno foglie dotate di ghiandole secernenti una soluzione ipersalina, dalla quale rapidamente precipitano i ...
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RIZICOMA (dal gr. ῥίζα "radice")
Carlo AVETETTA
Espressione introdotta dagli autori tedeschi per indicare tutte le formazioni di natura radicale, cioè riferibili per la loro origine al membro fondamentale [...] "radice", anche se non si presentano come radici tipiche. Esempio: gli austorî o succiatoi delle piante parassite, che sono metamorfosi più o meno profonde delle radici di tali piante. ...
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PSILIDI (lat. scient. Psilidae)
Athos Goidanich
Piccola famiglia di Insetti Ditteri appartenenti ai Miodarî inferiori (v. mosche). Le larve della Psila rosae (di colore giallo vivo) si nutrono a spese [...] delle radici di pastinaca, dei sedani, delle carote, ecc., nelle quali penetrano facendole marcire. Gli adulti si trovano spesso in gran numero sulle piante. ...
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testo
Luigi Blasucci
La parola (dal latino testum, che significa " vaso di terracotta ") è adoperata con valore arditamente metaforico in Pd XXVII 118 e come il tempo tegna in cotal testo / le sue radici [...] l'idea del Primo Mobile e a quella della pianta l'idea del tempo, il quale ha la sua origine (le sue radici) nel moto invisibile del Primo Mobile, e le sue manifestazioni visibili (le sue fronde) nel movimento degli altri cieli, che tutto dipende ...
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fotomorfosi
fotomorfòsi (o, alla gr., fotomòrfosi) [Comp. di foto- e -morfosi] [BFS] Modificazione della forma o della struttura di un organo determinata dalla luce, di cui si hanno molti esempi nelle [...] radici, nelle foglie e nello sviluppo di piante. ...
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(russo Tiflis) Città capitale della Georgia (1.106.700 ab. nel 2008), posta a 454 m s.l.m., sull’alto corso del fiume Kura. La struttura urbanistica evidenzia le radici storiche, con il nucleo più antico [...] (la cittadella di Karikala), in posizione dominante sul corso del fiume; al centro è l’antico quartiere asiatico, con il bazar e le sorgenti idrotermali. La crescita recente si è verificata attraverso ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] 'inverno con il lavoro più profondo, al fine di meglio proteggerle dai geli, e scalzarle a primavera perché più presto le radici godano del calore solare. Nei paesi caldo-aridi invece s'usa scalzare le viti prima dell'inverno per meglio accumulare l ...
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In botanica, divisione di piante collocate tassonomicamente tra quelle non vascolari, come le alghe, e quelle vascolari, come le Cormofite, in quanto presentano strutture simili a foglie e fusti, ma non [...] che si sviluppa sul gametofito, restando congiunta a esso in un rapporto più parassitario che epifitico (non ha, quindi, radici). Lo sporofito è costituito da un peduncolo o da un organo colonnare (seta), alla cui estremità si sviluppa lo sporogonio ...
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Primo elemento di nomi della terminologia medica, nei quali ha il significato di «varice» o «formazione varicosa». L’ aneurisma cirsoideo (o angioma racemoso) è un aneurisma che interessa capillari, arteriole [...] e radici venose in una zona circoscritta; colpisce i giovani (congenito o acquisito) e si localizza elettivamente agli arti superiori e alla testa; si presenta come una tumefazione superficiale pulsante, di colorito violaceo. La cirsoftalmia è una ...
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Asportazione di un tratto di corteccia di una pianta legnosa. Lievi d. si praticano sulla parte da interrare della talea o su quella della margotta per promuovere una maggiore formazione di radici; la [...] sughera si decortica (scortecciatura) per asportare il sughero; anelli di corteccia si tolgono (d. o incisione anulare) dai rami dei fruttiferi per bloccare la discesa della corrente nutritizia, allo scopo ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...