Agraria
Pratica di arboricoltura che consiste nel tenere immerse in un miscuglio acquoso di argilla e letame (bozzima) le radici di piante da mettere a dimora.
Tecnica
Nell’industria tessile, operazione [...] di preparazione alla tessitura che consiste nel trattare l’ordito con soluzioni di sostanze collanti (bozzime) che aumentano la resistenza del filato e lo rendono più liscio e più adatto a sopportare le ...
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Erba perenne (Atropa belladonna) della famiglia Solanacee. Ha radice carnosa, fusti eretti alti 1 m circa, ramificati in alto, foglie grandi, quelle dei rami accompagnate da un’altra foglia più piccola [...] b. è ricca di alcaloidi (atropina, iosciamina ecc.) e velenosa. In terapia si usano soprattutto le foglie e le radici delle piante in fiore, sotto forma di preparazioni farmaceutiche varie (polvere, sciroppo, decotto ecc.). L’azione farmacologica si ...
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Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] C, fino a incontrare l’asse x in un punto di ascissa a1; questo valore è necessariamente compreso tra l’estremo di Fourier e la radice cercata. Si consideri ora il punto A1 di C, avente coordinate [a1, f(a1)], si costruisca in esso la tangente t2 a C ...
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poligala
Pianta erbacea appartenente alla specie Polygala senega, originaria dell’America Settentrionale; contiene saponine, oli grassi, tannino, ecc. Dalle radici si ricava un estratto (nome officinale [...] Polygalae radix) che in forti dosi ha un’azione emetica riflessa per l’effetto della saponina sulla mucosa gastrica; in piccole dosi provoca un aumento della secrezione bronchiale, con azione espettorante ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] nel 'libero esame' dei protestanti e interpretò il Terrore come il castigo che la Provvidenza aveva inviato al popolo francese per il suo spirito ateo e fanatico (Considérations sur la France ,1796). L'uomo, ...
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FLORIZINA (dal gr. ϕλοιός "corteccia" e ῥίζα "radice")
Alberico Benedicenti
Glucoside (C21H24O10 + 2H2O) che si trova nella corteccia delle radici del melo, del ciliegio, del pero, del sorbo e d'altrì [...] alberi da frutta. Somministrata per bocca e, meglio, per iniezione ipodermica agli animali nelle dosi di pochi centigr. a 1 gr. per kg. di peso del corpo, determina glicosuria (diabete florizinico; v.) ...
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Regioni e biblioteche: un'occasione mancata
Alberto Petrucciani
Il ruolo delle regioni nel campo delle biblioteche ha le sue radici nella configurazione del sistema bibliotecario italiano – o, per essere [...] sede per la prima volta di questo livello – linee che non si possono dire nuove, ma anzi, al contrario, radicate da diversi decenni nelle esperienze a cui si è accennato, dalla cooperazione territoriale agli standard di servizio, senza dimenticare ...
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Nome comune di Oryza sativa (v. fig.), pianta annua della famiglia delle Poacee.
Caratteri generali
Il r. ha radici fascicolate e culmi alti anche oltre 1 m, foglie ricoperte di peli corti e rigidi; l’infiorescenza [...] . Il livello dell’acqua viene mantenuto tra 5 e 10 cm, ma la risaia viene asciugata durante la fase di radicamento, in occasione di concimazioni complementari e 3 settimane prima della raccolta; anche la concimazione viene eseguita in 2 tempi, in ...
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tallo In botanica, il corpo delle piante quando non è differenziato in veri tessuti e nel quale non sono pertanto riconoscibili radici, fusti, foglie. Il t. più semplice è quello degli organismi più piccoli, [...] più complessa sono quelli di talune alghe marine (Laminaria, Sargassum) e dei muschi, nei quali si notano pseudotessuti che simulano le radici, il caule e le foglie, dei quali le rispettive parti del t. hanno in parte la funzione ma non la struttura ...
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Grammatico ebreo (n. Fez fine sec. 10º - m. inizî 11º), vissuto a Cordova. Rilevò, partendo dall'arabo, il trilitterismo delle radici ebraiche, chiarendo i fenomeni della coniugazione verbale. Le sue opere [...] sono specialmente dedicate ai verbi deboli e alla vocalizzazione. È a ragione considerato il fondatore della grammatica ebraica ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...