Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] e varia in conseguenza. Così in ungherese vi sono due serie di vocali, anteriori (ä é ő ö ü ű) e posteriori (a á o ó u ú), e nella stessa parola non si possono avere vocali dell’una e dell’altra serie: ...
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LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] es. -n- nel lat. relinquo (perfetto reliqui). Si contrappone a prefisso e suffisso.
Tecnica
Opera di finitura di un edificio destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. La denominazione di i. ...
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FEMMINILE, FORME PARTICOLARI DEL
Alcuni nomi femminili hanno una forma a sé, diversa da quella regolare
cane ▶ cagna
dio ▶ dea
Altri nomi, detti indipendenti, hanno un femminile particolare, formato [...] con una ➔radice diversa
uomo ▶ donna
maschio ▶ femmina
padre ▶ madre
fratello ▶ sorella
marito ▶ moglie
toro ▶ vacca
maiale ▶ scrofa.
VEDI ANCHE nomi indipendenti al maschile e femminile ...
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In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] , come affissi, desinenze, alternanze qualitative o quantitative (per es., nel lat. didicĕram «avevo imparato», alla radice dic- si uniscono i morfemi di- prefisso, -era- infisso temporale, -m desinenza di prima pers. sing.).
Nella terminologia della ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] , istitu-zion-al-izza-zione). Nella struttura della parola i suffissi derivazionali occupano una posizione più vicina alla radice, mentre i suffissi flessivi occupano la posizione finale (per es., part-igian-o).
La grande maggioranza dei suffissi ...
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FLESSIONE
La flessione è il processo di mutamento morfologico che subiscono le parole variabili per esprimere i diversi valori e rapporti grammaticali. La flessione si ottiene con l’aggiunta della ➔desinenza [...] alla ➔radice della parola, e può essere di due tipi.
• La flessione verbale, chiamata anche coniugazione, distingue il modo, il tempo e la persona dei verbi
ved-iamo, parl-ò, us-avamo, fin-isse
• La flessione nominale riguarda articoli, ...
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APRII O APERSI?
Il ➔passato remoto del verbo aprire (così come nel caso di coprire, di offrire e dei loro composti) presenta la possibilità di usare (nella 1a e 3a persone singolari e nella 3a plurale) [...] sia le forme con ➔radice apr-, sia le forme con radice apers-.
Usi
Benché in passato le due forme fossero usate indifferentemente, oggi aprii, aprì e aprirono sono decisamente più comuni (e consigliabili) di apersi, aperse e apersero. ...
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Lessicografo ebreo spagnolo del sec. 10º. Visse a Cordova in amicizia con Ḥasday ibn Shaprūṭ (v.). Il suo Maḥberet ha il merito di essere stato il primo vocabolario ebraico completo che distingue le parole [...] secondo la loro radice. ...
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NOMI INDIPENDENTI AL MASCHILE E FEMMINILE
I nomi indipendenti al maschile e femminile sono nomi che presentano forme del tutto diverse per il maschile e il femminile, perché le due forme derivano da [...] parole latine con ➔radice diversa
maschio (da masculum) ▶ femmina (da feminam)
marito (da maritum) ▶ moglie (da mulier)
genero (da generum) ▶ nuora (da noram)
toro (da taurum) ▶ vacca (da vaccam). ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] e la radice strato) è utilizzato come sinonimo di variazione sociale.
La constatazione, nota sin dall’antichità, che persone appartenenti a una stessa collettività differiscono nel modo di parlare e che tale variabilità è sistematicamente legata ad ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...