Alternanza non condizionata di vocali, diverse per timbro o quantità, nel vocalismo di una stessa radice o di uno stesso suffisso. È fenomeno largamente documentato nelle lingue sia semitiche sia indoeuropee. [...] diverse per quantità e di uguale (o simile) timbro (come ĕ ed ē nel lat. tĕgo/tēgula). I differenti aspetti che una radice o un suffisso assumono per l’alternanza delle vocali si dicono gradi apofonici: nel grado zero si ha assenza di vocale; nel ...
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DIFENSORE / DIFENDITRICE
I nomi maschili in -sore hanno il femminile in -itrice e un cambiamento nella radice, che termina in -d
difensore ▶ difenditrice
possessore ▶ posseditrice
ma professore fa [...] professoressa, incisore fa incisora.
Alcuni nomi, accanto alla forma in -itrice, hanno quella di registro popolare, dunque sconsigliata, in -sora
difensora, possessora.
VEDI ANCHE femminile dei nom ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] invece ŚaP, che si applica anche dopo han- in han-ti e han-t: han-a-ti, han-a-t. Tuttavia, scompare sempre dopo una radice della classe che comincia con ad-: han-a-ti → han-ti, han-a-t → han-t.
Un tema seguito da desinenze che sostituiscono gli ...
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POSSESSIVI, AGGETTIVI E PRONOMI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:
– attraverso la ➔radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi [...] a cui si riferiscono
il tuo ufficio è al terzo piano, il mio al primo
la nostra proposta è migliore della vostra
– attraverso la ➔desinenza, che si accorda in genere e numero con un sostantivo, permettono ...
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MONTONE / PECORA
Il sostantivo maschile montone presenta una forma diversa per il femminile, che proviene da una ➔radice diversa, pecora.
Anche altre denominazioni di animali hanno il maschile diverso [...] dal femminile: maiale / scrofa, toro / vacca, fuco / ape (➔nomi indipendenti al maschile e femminile) ...
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-ITRICE, FEMMINILE IN
I nomi maschili in -sore hanno il femminile in -itrice e un cambiamento nella ➔radice, che termina in -d
difensore ▶ difenditrice
possessore ▶ posseditrice
Alcuni nomi di professione, [...] tuttavia, fanno eccezione
professore ▶ professoressa
assessore ▶ assessora.
Usi
Nell’uso popolare alcuni nomi in -sore hanno, accanto alla forma in -itrice, quella – decisamente sconsigliabile – in ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi [...] , quello in nasale, i s. ne costituiscono l’elemento normale di derivazione. Una parola non composta non può avere, ovviamente, più di una radice e di una desinenza, ma può avere più s.: si distinguono quindi s. primari, aggiunti direttamente alla ...
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MAIALE / SCROFA
Il sostantivo maschile maiale presenta una forma diversa per il femminile, che proviene da una ➔radice diversa, ed è scrofa.
Anche altre denominazioni di animali hanno il maschile diverso [...] dal femminile: fuco / ape, toro / vacca, montone / pecora (➔nomi indipendenti al maschile e femminile).
Usi
Oggi la forma femminile maiala si usa soltanto in senso dispregiativo
Questa dev’essere per ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] «conduco»; oppure formato per mezzo di un suffisso: se direttamente dalla radice (es., dūco- in dūcu-nt «conducono», duc-tōr «guida»), si chiama primario, e così anche quello radicale; se da un altro t., secondario. A seconda che costituisca un nome ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...