CONIUGAZIONE
La ➔flessione delle forme verbali è detta coniugazione. La coniugazione è, quindi, il complesso delle forme che il verbo può assumere per esprimere il tempo, il modo, il numero, la persona, [...] , a cui appartengono i verbi che all’infinito terminano in -ire (dormire, partire, scoprire), con alcune differenze per quei verbi che alla 1a, 2a e 3a persone singolari e alla 3a plurale aggiungono alla radice l’➔interfisso -isc- (finire, capire). ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] altro. Di questo procedimento un’immagine adeguata è quella di un diagramma ad albero rovesciato che abbia in alto, alla radice, il simbolo fondamentale e poi via via alle varie diramazioni quelli delle classi di costituenti (un tale grafo si chiama ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ) con tre segni monoconsonantici, ḥnw.t 'signora' con due monoconsonantici e il biconsonantico nw e diversi termini omofoni della stessa radice ḥnw con cinque segni (qui separati da un punto) ḥ.ḥn.n.nw.w, mostra quanto i criteri grafici egizi fossero ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] , i primi con suffisso ridotto e i secondi con suffisso pieno, p. es. gr. Fέργον 〈 *wer-g- e ρέξω 〈 *wr-ég. Una radice può avere solo un suffisso, un tema verbale un suffisso e un allargamento; di due o tre elementi morfologici consecutivi, solo uno ...
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-ITA, -IETA O -EITA?
Si tratta di suffissi diversi.
Il suffisso -ità (dal latino -itatem), il più diffuso, si trova in parole di significato astratto derivate dal latino (brevità, umanità, novità) o, [...] , contemporaneo) in cui la e è già nella base.
Il suffisso -tà è presente soltanto in alcune parole con la ➔radice che termina in l, r, n
nobile ▶ nobiltà
libero ▶ libertà.
Storia
Nella tradizione letteraria dei secoli scorsi erano molto diffuse ...
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Astronomia
Si chiama a. del moto di un astro il punto della volta celeste verso il quale l’astro, nel momento in cui lo si considera, è diretto. In particolare l’a. del moto terrestre è il punto della [...] , la parte superiore, cioè il parenchima polmonare al disopra della prima costola; a. radicolare, la parte superiore della radice dentaria.
Apicite è il nome generico di quelle malattie infiammatorie che possono aggredire l’a. di alcuni organi, per ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] tendenza generale del livellamento analogico, la sensibilità alla forza di coesione dei paradigmi.
Oltre che la forma della radice lessicale, il livellamento analogico può riguardare anche gli ➔ affissi. Ad es., in italiano si è avuta l’estensione ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] cui nessi -cia e -gia sono preceduti da sillaba aperta mantengono inalterata la radice in -ci / -gi, mentre quelli preceduti da sillaba chiusa modificano la radice, graficamente ma non anche foneticamente, in -c / -g.
Tuttavia sono largamente diffuse ...
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TRANSITIVI E INTRANSITIVI, VERBI
I verbi si possono distinguere in transitivi e intransitivi in base al rapporto che stabiliscono con il soggetto e con gli altri elementi della frase.
•Il verbo si dice [...] Alcuni verbi intransitivi possono reggere un oggetto diretto, diventando così transitivi, quando il complemento oggetto presenta la stessa ➔radice del verbo (si parla allora di complemento dell’oggetto interno)
Ognuno vive la sua vita come può
A ...
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Arnese per fumare costituito, nella forma diffusa nei paesi occidentali, da una testa, all’interno della quale viene ricavato un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale arde il tabacco, [...] materie più usate nella fabbricazione delle p. sono: l’ambra e la sepiolite (schiuma di mare) per quelle più pregiate; la radica e particolari legni (ciliegio, bosso, ebano); l’argilla per le p. comuni; le corna di bufalo, l’avorio, la celluloide. Le ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...