Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] n-esima potenza di q; ciò vuol dire che le due relazioni: n√‾‾p=q; qn=p sono equivalenti. Il numero p si dice radicando, il numero n, indice. Le r. di indice 2, 3, 4, 5, … si dicono anche rispettivamente r. quadrate, r. cubiche, r. quarte (talora r ...
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RADICE
Nelle parole che appartengono a categorie grammaticali variabili o a una stessa famiglia etimologica, è possibile riconoscere due elementi fondamentali:
– la ➔desinenza, cioè la parte soggetta [...] soggetta a variazione, che contiene il significato fondamentale della parola.
Ad esempio, le parole correre, corrente, corridore, corriere, corsa, corsaro, córso condividono tutte la stessa radice corr- / cors-.
VEDI ANCHE
nomi
predicato verbale ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] suffisso, uno dei tre tipi di affisso. Buona parte dei p. del lessico ordinario italiano è costituito da elementi prepositivi, già presenti nei corrispondenti composti latini, in forma identica o alterati ...
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-ERRIMO, SUPERLATIVI IN
Alcuni aggettivi la cui ➔radice termina con -r formano il superlativo assoluto con il suffisso -errimo (invece di -issimo)
aspro ▶ asperrimo
acre ▶ acerrimo
celebre ▶ celeberrimo
integro [...] (‘onesto’) ▶ integerrimo
misero ▶ miserrimo
salùbre ▶ saluberrimo.
Usi
Nell’uso comune molte di queste forme del superlativo assoluto sono percepite come antiquate e adatte soltanto a contesti formali. ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] affissi si uniscono a una base si dice affissazione. Come si è visto in precedenza, un affisso si può aggiungere a una radice (cas+a) o a una parola già affissata (abile > abilitare > abilitazione).
In italiano gli affissi si attaccano di norma ...
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TEMPI SEMPLICI
I tempi semplici dei verbi si formano unendo la ➔radice del verbo con la ➔desinenza. La radice porta il significato vero e proprio, mentre la desinenza porta le informazioni grammaticali, [...] e cioè il genere e il numero del soggetto
Giovanni abita davanti a casa mia
Da piccola mia sorella si ruppe un braccio
I tempi semplici nei vari ➔modi sono:
VEDI ANCHE predicato verbal ...
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DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] )
esso (= maschile singolare)
esse (= femminile plurale)
essi (= maschile plurale)
• Nei verbi la desinenza si trova:
– dopo la radice e la vocale tematica
ved-e-te (indicativo presente, 2a persona plurale)
ved-e-vano (indicativo imperfetto, 3a ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] temi primari, nominali o verbali (per es., lat. dixi, dictus, dalla radice deik), e una d. secondaria, quando ha luogo da una forma che sia già derivata (per es., lat. dictare, da dictus). Mentre la d. primaria avviene in genere per mezzo di ...
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VOCALE TEMATICA
La vocale tematica è la vocale che si trova tra la ➔radice e la ➔desinenza e caratterizza la ➔coniugazione:
– -a- per la prima coniugazione
am-a-re
– -e- per la seconda coniugazione
convinc-e-re
– [...] -i- per la terza coniugazione
fin-i-re ...
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-EARE, VERBI IN
I verbi regolari in -eare, cioè della I coniugazione (-are) con ➔radice che termina in -e, mantengono la e anche quando, nelle varie forme del futuro e del condizionale, questa si trova [...] a precedere un’altra e
delineare ▶ delineeremo (non delineremo)
delineare ▶ delineerei (non delinerei)
La grafia con una sola e, che pure s’incontra talvolta nella scrittura meno sorvegliata, è dunque ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...