Pedagogista italiano (Roma 1927 - ivi 2022), docente di pedagogia dal 1975 all'Università di Bari e di storia della pedagogia dal 1979 all'Università di Roma "La Sapienza". Si è occupato di problematiche [...] Italia (2 voll., 1960-67); Scuola integrata e servizio scolastico (1967; 2ª ed. ampliata 1974); Giuseppe Lombardo Radice. Didattica e pedagogia della collaborazione (1970); La mediazione pedagogica (1973); La filosofia dell'educazione in Italia oggi ...
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Manacorda, Mario Alighiero
Mauro Laeng
Pedagogista e storico della cultura e dell'educazione, nato a Roma il 9 dicembre 1914; figlio dello storico della scuola Giuseppe (1876-1920), è stato esponente [...] della scuola democratica (1957-60) e Riforma della scuola (1964-84), insieme a D. Bertoni Jovine e a L. Lombardo Radice. Dal 1967 docente di pedagogia e storia della pedagogia, ha insegnato presso le università di Cagliari, Viterbo, Siena, Firenze e ...
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Odio
Anna Sabatini Scalmati
La parola odio indica uno stato emotivo di grave e persistente avversione verso qualcosa o qualcuno. Passione opposta all'amore, l'odio è un sentimento d'acuta ostilità, [...] a quelle di Freud (si pensi, per es., alle posizioni di K. Lorenz e I. Eibl-Eibesfeldt, i quali ricercano le radici dei comportamenti umani di amore e odio nella storia evolutiva della specie), le basi biologiche che supportano la tesi freudiana non ...
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Storico e uomo politico (Molfetta 1873 - Sorrento 1957). Iscritto al PSI, approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale, criticando la tendenza al protezionismo operaio [...] : in quest'opera, ispirandosi a Tocqueville e a Jaurès, S. analizza i conflitti sociali che erano alla radice degli eventi rivoluzionari. Iscritto giovanissimo al Partito socialista, approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] un sonetto a Veronica Gambara: "tutto quello che da me, donna, sen venne / di bello e di gentil, tutto ha radice / da lui...". In questi anni di noviziato letterario strinse anche altre amicizie intellettuali con il poeta Trifon Gabriele, con Andrea ...
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Teologo cattolico (Igersheim 1796 - Monaco di Baviera 1838). Sacerdote (1819), professore di storia ecclesiastica a Tubinga (1826) e di esegesi neotestamentaria a Monaco (1835), uno dei più insigni rappresentanti [...] Protestanten (1832), la sua opera maggiore, che studia le divergenze dottrinali tra protestantesimo e cattolicesimo, ritrovando alla radice del primo la separazione tra Scrittura e tradizione ecclesiastica e il rigetto della seconda. L'opera suscitò ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] (tempo lungo) rimanda al vissuto di un tempo dilatato, che scorre lentamente e che si desidera abbia fine; Leshaamem (dalla radice aramaica amum, "offuscare, oscurare") evoca l'immagine della notte, la primitiva paura del buio e il desiderio che la ...
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Scrittore italiano (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, [...] del 1898, in armonia con il proprio concetto della funzione sociale della letteratura e dello scrittore che è anche alla radice della sua poetica, diresse presso l'editore Vallardi una collezione di letture popolari, La buona parola, di cui egli ...
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Scrittore italiano (Pico, Frosinone, 1908 - Ronciglione, Viterbo, 1979). I suoi racconti (Dialogo dei massimi sistemi, 1937; La pietra lunare, 1939; Le due zitelle, 1946; Racconto d'autunno, 1948; La bière [...] E se dalla narrativa tradizionale derivano certe mosse o cadenze, è per quel piacere dell'intelligenza che è alla loro radice, e che della letteratura si serve (come si serve del vocabolo cruschevole e della grafia inusitata, in un contesto peraltro ...
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Poetessa italiana (Torino 1924 - Roma 2014). Formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana, e incline alla trasposizione in chiave allusiva così dei dati oggettivi come di quelli autobiografici, [...] di poesia. Tra le altre pubblicazioni sono da ricordare inoltre: Torri di vedetta (1992); I fasti dell'ortica (1996); La radice del mare (1999); La traversata dell'oasi (2002); Poesie dalla mano sinistra (2002); La luna è già alta (2006). Nel ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...