Kenya
Albertina Migliaccio
Emma Ansovini
geografia umana ed economica
di Albertina Migliaccio
Stato dell'Africa orientale. Al censimento del 1999 la popolazione era di 28.686.607 ab., mentre stime [...] dalla visita a Washington del presidente. Questo riavvicinamento si inseriva nello sforzo del governo di contrastare il radicalismo islamico e il terrorismo che dalla seconda metà degli anni Novanta avevano cominciato a utilizzare il Paese come ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] paesi africani, due posizioni diverse nei confronti del colonialismo: una più moderata, sostenuta dalla Nigeria, e un'altra più radicale, sostenuta dal Ghana e dalla Guinea.
Ci avviciniamo così al momento in cui, dopo l'ingresso in massa degli Stati ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] e parrocchiali composte di laici eletti popolarmente e conteneva una serie di disposizioni legate a questo principio, la più radicale delle quali era contenuta nell'art. 22 che prevedeva il diritto di veto da parte delle congregazioni alla nomina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Botta
Gian Paolo Romagnani
Scienziato, medico militare, militante giacobino impegnato come amministratore pubblico nel ‘triennio democratico’, poi notabile napoleonico, infine esule volontario [...] per tutta la sua esistenza un democratico e un repubblicano convinto e, sebbene prenda le distanze prima dal radicalismo rivoluzionario della sua giovinezza, poi dalla sua adesione all’avventura napoleonica, spostandosi su posizioni via via più ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] sicil. ..., p. 120; Id., La Sicilia nel primo ventennio p. 70), perché il pensiero del C., per quanto venato di radicalismo, si muove pur sempre nell'ambito del liberalismo ottocentesco; e i suoi non rari interventi contro gli interessi dei ceti ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] del re Leopoldo I sia sul piano internazionale sia su quello interno, dove era ancora vivo il pericolo del radicalismo laicizzante e forte il peso delle dottrine lamennaisiane. Come primo rappresentante del papa nel nuovo Regno, il G. corrispose ...
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CEVOLOTTO, Mario
Mario Caravale
Nacque a Treviso, il 1º apr. 1887, da Aurelio a da Emilia Pascolato. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in giurisprudenza nell'università [...] dei Dovari per l'insegnamento in quella città delle Decretali.
A Roma il C. continuò a militare nel partito radicale, all'interno del quale, allo scoppio della prima guerra mondiale, si schierò con gli interventisti. Partì, quindi, volontario per ...
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CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] l'indispensabile "democratizzazione universale" esclude ogni ricorso alla guerra. Trovano altresì spazio le idee più avanzate del radicalismo religioso, per cui le verità fondamentali della religione cristiana, se professata "nella sua purità e quale ...
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DE MARSANICH, Augusto
Sandro Setta
Nacque a Roma il 13 apr. 1893 da Enrico e da Adelaide Piccinini. Seguace del sindacalismo di Filippo Corridoni, fu interventista e combattente nella prima guerra mondiale [...] il MSI, da considerevoli settori di ceti medi moderati. Il D. e la nuova classe dirigente succeduta al radicalismo almirantiano avevano appunto intuito che le fortune elettorali del partito non potevano basarsi sulle istanze, confusamente sinistrorse ...
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FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] per presentare la propria candidatura (Arch. di Stato di Roma, Carte Pianciani, b. 19, f. 31). Il suo radicalismo, caratterizzato da una illimitata fiducia nella libertà e nel progresso, da un laicismo intransigente e dall'adesione alla massoneria ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...