Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] insieme a Engels nel corso del 1845-46 e lasciata inedita, maturò il suo definitivo distacco non solo dai giovani hegeliani radicali, come Bruno Bauer e Max Stirner, ma anche da Ludwig Feuerbach e dai "veri socialisti" (Moses Hess e Karl Grün) che ...
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Nelle democrazie parlamentari, sistema politico basato sulla possibilità della successione al governo di due partiti principali. Il b. risulta dalla distribuzione delle forze politiche e sociali su due [...] grandi schieramenti, che si differenziano secondo le ripartizioni di sinistra-destra, progresso-conservazione, radicalismo-moderatismo. ...
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Predicatore (n. Oldenswort, Schleswig, 1645); di umili natali, di vastissima cultura, oratore facondo, si mise a diffondere (1673-74) dapprima nel Holstein e in varie città d'Europa, quindi a Jena, con [...] la predicazione e con due Dialoghi, una dottrina di radicalismo ateo imperniato sulla negazione di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'istituto del matrimonio, della legittimità di qualsiasi autorità civile o religiosa; secondo K., unica norma di ...
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Filosofo cinico (sec. 2º d. C.) noto anche col soprannome di Proteo (lat. Proteus). Già aderente a una comunità cristiana, se ne venne distaccando, fino ad adottare del tutto il costume cinico, conducendo [...] così una vita errabonda. Ma si oppose al radicalismo del contemporaneo Demonatte, il cui cinismo giungeva a giustificare ogni comportamento osceno e immorale. Durante le feste olimpiche dell'anno 165, si costruì egli stesso un rogo e vi salì, dopo ...
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Uomo politico (Mont rose, Forfarshire, 1777 - Burnley Hall, Norfolk, 1855); viaggiò in Persia e in India (1799-1807), al servizio della Compagnia delle Indie Orientali; ritornato in patria, fu deputato [...] dapprima tory (1812), poi (1818) liberale, interessandosi alle riforme politico-sociali; seguace del radicalismo filosofico di James Mill, fu severo critico della politica finanziaria inglese. ...
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Filosofo ed economista (Northwater Bridge, Angus, 1773 - Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1808 strinse stretti rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella [...] Britannica varî articoli (tra i quali Gov ernment), che furono una delle più efficaci espressioni delle teorie politiche dei filosofi radicali e misero in moto quel processo che portò al Reform Bill del 1832. M. sosteneva tra l'altro l'opportunità ...
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SOCIOLOGIA (XXXI, p. 1019; App. III, 11, p. 761)
Franco Ferrarotti
Giovanni B. Montironi
La diffusione della sociologia alla fine della seconda guerra mondiale. - La s., per lo più ridotta a tecnica [...] sociologica sembra quasi completa. Ma essa è addirittura teorizzata, con dovizia di esempi e in base a un attacco radicale contro tutte le categorie teoriche e i metodi dei classici, dagli etnometodologi. Questi fondano le loro fortune sulla crisi ...
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Uomo politico (Milano 1836 - Baveno 1904). Seguace del federalismo repubblicano di C. Cattaneo e di G. Ferrari, fu deputato di Abbiategrasso (1866-82), poi di Milano (1882-99). Sindaco di Milano per la [...] coalizione democratica (1899-1903), senatore dal 1901, fu la personalità più rilevante del radicalismo lombardo. ...
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Kepel, Gilles. – Politologo e orientalista francese (n. Parigi 1955). Tra i massimi esperti di Islam politico e mondo arabo, docente dal 2001 all’Institut d’études politiques di Parigi e dal 2010 senior [...] fellow della London School of Economics, ha dedicato le sue ricerche allo studio del radicalismo islamico esploso tra la fine del 20° e l’inizio del 21° secolo, interpretandolo come indicatore di una struttura ideologica in declino, e assegnando all ...
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Nome umanistico del riformatore e teologo A. Hosemann (Gunzenhausen, Norimberga, 1498 - Königsberg 1552). O. è noto soprattutto per essere stato l'autore della premessa anonima alla prima edizione del [...] Eremiti di sant'Agostino a Norimberga (1520), nel 1522 passò alla Riforma, ma si oppose tanto al radicalismo zwingliano che allo spiritualismo entusiasta, schierandosi allo scoppio della guerra dei contadini contro gli insorti. Partecipò ai colloqui ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...