Compositore belga (Malmédy 1929 - Bruxelles 2009). Considerato uno dei protagonisti dell'avanguardia musicale europea degli anni Sessanta, P. si è posto sin dai primi lavori sulla scia dello strutturalismo [...] Liegi.
Opere
Dai primi anni Settanta ha gradualmente recuperato al proprio linguaggio tratti musicali precedentemente estranei al radicalismo rigoroso dei suoi primi lavori: dai richiami stilistici di varia natura, al jazz, alla tradizione popolare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento fascista nasce a Milano nel marzo del 1919 per iniziativa di Benito Mussolini [...] di Mussolini non appaiono altro se non una delle tante piccole aggregazioni nate in seno alle forze del radicalismo nazionale. Di queste ultime, i “fasci” riflettono anche la trasversalità ideologica: all’aggressivo nazionalismo si uniscono elementi ...
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Malebranche, Nicolas de
Filosofo francese (Parigi 1638 - ivi 1715). Oratoriano dal 1660, fu ordinato sacerdote nel 1664.
Cartesianismo e agostinismo
Veniva pubblicato nel 1664, a Parigi, L’homme di [...] et fausses idées contre ce qu’enseigne l’auteur de la Recherche de la vérité (1683) in cui Arnauld stesso criticò il radicalismo della teoria della visione delle idee in Dio perché fondata su «false idee» che sono, in realtà, «esseri rappresentativi ...
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BARBIERI, Ulisse
Alberto Asor-Rosa
Nato a Mantova l'8 febbr. 1842, fu a sedici anni imprigionato dalla polizia austriaca per essere stato sorpreso ad affiggere manifesti patriottici e condannato a quattro [...] questo suo atteggiamento giovanile, in rapporto con l'evoluzione dei tempi, verso forme sempre più decise di radicalismo, fino ad esprimere negli ultimi anni della sua vita simpatie libertarie e socialistiche. Tutto ciò, confusamente mescolato ...
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Uomo politico francese, nato a OloronSainte-Marie (Bassi Pirenei) il 25 agosto 1862. Suo padre era maestro elementare. Frequentò il liceo di Pau, dimostrandosi allievo diligente e d'intelligenza precocissima. [...] s'impernia sull'affermazione dell'autorità dello stato, sulla necessità di un governo forte, sulla resistenza al radicalismo, al socialismo, alla demagogia. Ciò lo rese specialmente inviso alle sinistre, che non gli risparmiarono gli attacchi ...
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PILATI, Carlo Antonio
Carlo Morandi
Scrittore politico, nato da famiglia italiana a Tassullo (Trento) il 28 dicembre 1733, ivi morto il 27 ottobre 1802. Studiò in Germania, a Salisburgo, a Lipsia, a [...] letterario, che doveva essere un veicolo di cultura europea, a Venezia, a Berlino presso Federico II. Ma il suo radicalismo gli creava dappertutto difficoltà. La vita errabonda continuò; ma ritornato in patria nel 1779 finì col trovarsi legato alle ...
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Uomo di stato francese, nato a Bourges il 31 luglio 1835, morto a Parigi il 13 aprile 1912. Studente a Parigi nei primi anni del secondo impero, e inscritto nel 1859 in quell'ordine degli avvocati, il [...] B. formò il suo pensiero politico alla scuola dei professori dimissionarî dopo il 2 dicembre, scuola di tendenze radicali e massoniche, nella quale gli furono compagni il Pelletan, il Ranc, il Floquet e parecchi altri giovani destinati a costituire ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] ad altri le proprie esperienze interiori è la fuga terrorizzata di fronte alle conseguenze di una solitudine, di un radicalismo solipsistico, dei quali non si vede la fine, ma si paventano le conseguenze. Dal caotico, dal profondo baratro dell ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] di sinistra, insieme alla quale fu in polemica con il segretario Giovanni Malagodi. Partecipò così alla fondazione del Partito radicale, decisione che pare sia maturata nel maggio 1955 nel corso di una riunione a casa di Arrigo Benedetti a Marina ...
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RENATO, Francesco
Luca Addante
RENATO, Francesco. – Con tale nome è noto uno degli esponenti dell’ala radicale del movimento valdesiano, che Aldo Stella (1969, pp. 26 s.) ha proposto d’identificare [...] ’esilio, il quale entrò in contatto (certo non a caso, dati i rapporti con Ochino) con il gruppo dei più radicali valdesiani, guidati dallo spagnolo Juan de Villafranca, intimo discepolo di Juan de Valdés. La scelta del nome Renato era forse ispirata ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...