Nato dopo la Rivoluzione francese e in polemica con essa, il c. è una corrente politico-culturale che ha assunto fisionomie diverse a seconda dei contesti nazionali in cui si è sviluppato. Al di là delle [...] differenze, i conservatori avversano i progetti utopistici di società perfette e i mutamenti troppo radicali, credono nella libertà individuale e nel mercato, sono severi in tema di ordine e legalità e nutrono un particolare rispetto per la ...
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Unione, L’ Coalizione politica di centro-sinistra, sorta in Italia nel 2005. Erede della esperienza dell’Ulivo (➔), l’U. vide tuttavia come novità rilevante la presenza delle forze di estrema sinistra. [...] ’alleanza furono Democratici di sinistra, Margherita, Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Socialisti democratici italiani, Radicali, Verdi, Italia dei valori, UDEUR, insieme ad altre formazioni minori. Dopo il vittorioso esordio ...
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La Società dei fratelli musulmani opera in Egitto dal 1928, unendo alle attività politiche iniziative sociali e caritatevoli. Bandita nel 1948 a causa della violenta opposizione contro il governo, la Fratellanza [...] è riorganizzata negli anni Settanta, rinunciando ufficialmente alla violenza e prendendo le distanze dai gruppi islamici più radicali. Nonostante il divieto di formare partiti su base religiosa, ai Fratelli musulmani è stato consentito di appoggiare ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] . In Europa il termine è stato usato soprattutto negli anni 1960 e 1970 e poi, con nuova virulenza, negli anni 1990. Gruppi radicali di destra – come, per es., Ordine nuovo in Italia – sono stati responsabili di azioni che, come le stragi di passanti ...
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Il primo raggruppamento politico che assunse il nome di radicale è quello formato dagli esponenti della sinistra mazziniana che operò a partire dagli anni Settanta del 19° sec. fino all'avvento del fascismo. [...] Nel 1955, per iniziativa dell'ala sinistra del partito liberale e del gruppo degli Amici del Mondo, fu costituito il nuovo Partito radicale dei liberali e democratici italiani. In crisi nel 1962, si riorganizzò nel 1963 come P.r. sotto la guida di M. ...
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Partito democratico (Democratic party)
Partito democratico
(Democratic party) Partito politico statunitense, di orientamento progressista. È uno dei due partiti, insieme al Partito repubblicano, che [...] Nord presentarono due diversi candidati. Nel 1876 il partito ottenne la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, quindi assorbì il Partito radicale (1896), il che provocò la defezione dei gruppi più conservatori. Tra il 1860 e il 1912 fu eletto un ...
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destra, sinistra e centro
Giovanni Borgognone
I punti cardinali della politica
Fu la Rivoluzione francese a introdurre la distinzione tra quelli che sono diventati i tre punti di riferimento convenzionali [...] gli Stati generali, i membri del Terzo stato si divisero nell'emiciclo: i conservatori si accomodarono a destra, i radicali e i rivoluzionari a sinistra. Il centro dell'emiciclo fu invece connotato polemicamente come 'palude', in quanto spazio ...
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Partito radicale francese (Parti radical, PR)
Partito radicale francese
(Parti radical, PR) Partito politico francese fondato nel 1901. Già nel 19° sec., attorno a figure quali A. Ledru-Rollin e L. [...] programma presentato da E. Herriot confermò la collocazione di sinistra del partito. Nel periodo tra le due guerre mondiali, i radicali governarono a più riprese la Francia, con C. Chautemps, E. Daladier, E. Herriot, A. Sarraut e T. Steeg. Nel 1936 ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] dubbio la storia degli ultimi due secoli è stata in buona parte la storia di questa pretesa, che ha generato trasformazioni radicali nella carta geopolitica del pianeta. E senza dubbio, ancora, è proprio nel XIX-XX secolo che gli Stati hanno iniziato ...
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Uomo politico palestinese (Lydda 1926 - Hamman 2008). Laureatosi in medicina presso l'American University di Beirut (1951), sin da giovane espresse simpatie per l'ala più estremista all'interno del l' [...] al terrorismo e alla lotta armata ne hanno fatto il punto di riferimento per tutti i gruppi di opposizione radicali. Nel 1967 fondò il Fronte popolare di liberazione della Palestina (FPLP), basato sulla convinzione che la rivoluzione palestinese ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.