Chimico ucraino naturalizzato statunitense (Elizavetgradka, Kirovograd, 1866 - Ann Arbor, Mich igan, 1947), professore e preside della facoltà di chimica all'università di Ann Arbor. È noto per le sue [...] ricerche di chimica organica (sintesi del tetrafenilmetano, dell'esafeniletano, del trifenilmetano, ecc.), e in particolare per essere stato uno dei pionieri nello studio dei radicali liberi. ...
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Riformatore tedesco (Friedberg, Augusta, 1485 circa - Vienna 1528). Canonico del duomo di Ratisbona e parroco a Waldshut (1521), passato poi (1524) all'anabattismo, che diffuse a Waldshut, ebbe parte importante [...] . Perseguitato in Austria, passò in Svizzera ove ebbe un confronto con H. Zwingli e dovette ritrattare alcune sue tesi radicali; riparò quindi in Moravia, guidando un folto gruppo di seguaci, ma finì poi nelle mani degli imperiali e fu bruciato ...
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Chimico (Elliehausen, Gottinga, 1818 - Lipsia 1884), allievo di R. W. von Bunsen e di F. Wöhler; prof. a Marburgo (1851-65), poi a Lipsia (dal 1865). È stato uno dei più eminenti chimici organici della [...] metà dell'Ottocento. Aderì alla teoria dualistica di J. J. Bertelius e fu sostenitore della teoria dei radicali, che però non considerò del tutto invariabili ammettendo la possibilità di eseguire in essi sostituzioni. Sulla base di tali teorie ...
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Uomo politico (Santiago del Cile 1825 - ivi 1877). Liberale, dovette emigrare per la sua opposizione al governo di M. Montt; tornato in Cile, fu deputato nel 1861, ministro della Giustizia, dei Culti e [...] durante la guerra con la Spagna (1865) e nel 1871 fu eletto presidente della Repubblica. Circondatosi di elementi radicali seguì una politica di netto laicismo; riformò inoltre la costituzione del 1833, stabilendo la non rieleggibilità del presidente ...
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Uomo politico e scrittore francese (Parigi 1840 - ivi 1913), figlio di Joseph-Philippe. Garibaldino, compagno poi di E. Renan nelle sue missioni archeologiche in Siria, dopo aver combattuto il governo [...] dalle colonne del Figaro e del Rappel, fu eletto deputato di Parigi (1871) all'Assemblea nazionale. Dimessosi per le sue idee radicali, si allontanò da Parigi per non partecipare alla guerra civile tra gli insorti della Comune e le truppe di Thiers ...
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Educatore e scrittore afroamericano (Hale's Ford, Virginia, 1856 - Tuskegee, Alabama, 1915). Figlio di una schiava emancipata, dal 1881 fu direttore del Tuskegee Institute e promosse un programma educativo [...] qualificata. Portavoce riconosciuto della comunità di colore alla fine dell'Ottocento, fu poi contestato per le sue posizioni moderate dai radicali guidati da W. E. B. Du Bois. Importanti i saggi The future of the America Negro (1899) e Working with ...
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Cage, John
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a Los Angeles il 5 settembre 1912 e morto a New York il 12 agosto 1992. Personalità artistica e intellettuale articolata, C. ha esercitato [...] una rilevante e duratura influenza non solo sul pensiero musicale, ma su settori ampi della cultura contemporanea, con conseguenze radicali sulle usuali concezioni dell'arte e della musica in particolare. Pur scrivendo solo in rare occasioni per il ...
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Figlio (Parigi 1803 - ivi 1857) di Luciano; zoologo e in particolare ornitologo di fama mondiale (American ornithology, 4 voll., 1825-33; Iconografia della fauna italica, 3 voll., 1832-41), dopo un breve [...] in America, fissò a Roma la sua residenza. Nel triennio riformista-rivoluzionario del 1847-49 si diede alla politica, schierandosi con gli elementi più radicali e, dopo la fuga di Pio IX, facendo parte della Giunta di governo e della Costituente. ...
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Ramadan, Tariq. - Teologo e accademico svizzero (n. Ginevra 1962). Nipote del fondatore egiziano dei Fratelli Musulmani, è noto per le sue riflessioni su come interpretare i testi islamici nel mondo contemporaneo [...] una variante raffinata e subdola del fondamentalismo islamico, sul versante opposto è considerato un traditore occidentalizzato da frange radicali islamiche. Nel 2005 T. Blair lo ha nominato in una commissione governativa per lo studio dei problemi ...
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Uomo politico ateniese di parte conservatrice (405 circa - 330 a. C. circa), noto soprattutto per la saggia amministrazione delle finanze di Atene che diresse dal 355 circa in poi con alta probità e competenza. [...] In politica estera fu per la pace con tutti e non s'oppose quindi decisamente alla minaccia rappresentata dalla Macedonia: fu perciò osteggiato dai democratici radicali come Demostene e Iperide. ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.