Colonnello generale tedesco nato a Brebrich, il 29 giugno 1880. Entrato nell'esercito come ufficiale di artiglieria nel 1898, partecipò alla prima Guerra mondiale. Si oppose a radicali cambiamenti nel [...] corso del riarmo dell'esercito, dopo la costituzioue della Wehrmacht. Capo di S.M. dell'esercito nel 1935, studiò i piani per l'invasione della Francia; risoluto avversario del nazismo, il 12 marzo 1938, ...
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Tandy, James Napper
Rivoluzionario irlandese (Dublino 1740-Bordeaux 1803). Ebbe parte principale nelle dimostrazioni dell’esercito volontario irlandese che portarono (1782) alla concessione all’Irlanda [...] dell’indipendenza legislativa. Convertitosi a idee più radicali in seguito alla Rivoluzione francese, propugnò l’alleanza tra cattolici e protestanti per ottenere dalla Gran Bretagna la completa indipendenza. Tra i fondatori della Society of united ...
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Uomo politico tedesco (Geisenfeld, Baviera, 1892 - Berlino 1934) fratello di Otto; dal 1920 con A. Hitler, partecipò al Putsch di Monaco (1923). Condannato a un anno e mezzo di carcere, fu però eletto [...] deputato alla dieta bavarese (1924) e al Reichstag (1924-33). Di tendenze radicali, venuto in conflitto con Hitler cercò di favorire (1932) un governo presieduto da K. von Schleicher. Fu ucciso dai nazisti durante la purga del 30 giugno 1934. ...
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Uomo politico indiano (Agra 1861 - Lucknow 1931), padre del Paṇḍit Javāharlāl Nehru. Avvocato, di tendenze moderate, dopo il massacro di centinaia di Indiani per mano degli Inglesi ad Amritsar nel 1919 [...] giunse su posizioni più radicali, pubblicizzate sul quotidiano The Independent, da lui fondato nello stesso anno. Avvicinatosi a Gandhi, nel 1923 N. contribuì a fondare il Partito dell'auto-governo (Svarāj), che presiedette dal 1924 al 1927. Nel 1928 ...
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Uomo politico (Loosdorf, Austria Inf., 1813 - Unterwaltersdorf 1893). Avvocato, fu tra i capi della rivoluzione di Vienna del marzo 1848 e, eletto deputato, entrò come ministro della Giustizia nel Gabinetto [...] Doblhoff-Wessenberg. Staccatosi ben presto dai radicali, preso di mira dall'insurrezione del 6 ottobre, fuggì a Salisburgo ed entrò nel ministero di resistenza capeggiato dallo Schwarzenberg. Ministro della Giustizia, poi dell'Interno, divenuto ...
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CASSOLA, Garzia
Riccardo Merolla
Nacque a Borgo Val di Taro (Parma) il 27 apr. 1869, primo fra quattro figli di Carlo e Rosa Belli. La personalità e le convinzioni politiche del padre, magistrato e [...] intervento a fianco degli Imperi centrali.
Ma ben presto, già sul finire dell'estate del 1914, tutti i gruppi radicali e socialriformisti cominciarono a dichiararsi apertamente favorevoli all'Intesa e il C. finì per fare proprie le posizioni più ...
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CEVOLOTTO, Mario
Mario Caravale
Nacque a Treviso, il 1º apr. 1887, da Aurelio a da Emilia Pascolato. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in giurisprudenza nell'università [...] dei Dovari per l'insegnamento in quella città delle Decretali.
A Roma il C. continuò a militare nel partito radicale, all'interno del quale, allo scoppio della prima guerra mondiale, si schierò con gli interventisti. Partì, quindi, volontario per ...
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DORE, Giampietro
Vittorio De Marco
Nacque a Orune (Nuoro) il 4 maggio 1899. La famiglia si trasferì a Roma alla fine del 1913, quando il padre, Francesco, cattolico democratico, venne eletto deputato [...] per la XXIV legislatura nelle liste sostenute dai radicali. Nella capitale il D. si iscrisse all'università, prima frequentando i corsi di matematica., poi la facoltà di lettere e filosofia, ma senza completare gli studi.
Si iscrisse all'Azione ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] (1840-41), all'hegelismo di sinistra, venne a contatto in Germania, poi in Svizzera e quindi a Parigi con i radicali tedeschi, russi e polacchi. Nel 1848 intervenne in molte zone investite dal processo rivoluzionario: a Parigi, nel febbraio, in ...
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Uomo politico (Arras 1758 - Parigi 1794). Fu tra le maggiori personalità della Rivoluzione francese. Divenuto capo del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. [...] Riuscì a prevalere, ma inevitabilmente finì per assumere un potere dittatoriale. Figura al centro di giudizi radicali, prima condannata come emblema dell'estremismo rivoluzionario, poi rivalutata da pensatori come A. Mathiez e dalla storiografia di ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.