Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] un gran numero di laici; nella questione della Cena seguì la dottrina di Calvino; condivise l'avversione delle correnti radicali per le cerimonie esteriori, ed evitò di pronunciarsi sulla predestinazione. Dopo la morte della regina Maria, Ł. dovette ...
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Scrittore e pastore inglese (Holne, Devonshire, 1819 - Eversley, Hampshire, 1875). Efficace divulgatore del socialismo cristiano, la sua ricca umanità e il suo romantico amore per la natura (fu studioso [...] 1873 con uno a Westminster. S'interessò presto ai problemi sociali del tempo, e divenne uno dei rappresentanti più attivi e radicali di quel socialismo cristiano che faceva capo a F. D. Maurice e che si proponeva come fine immediato il miglioramento ...
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Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia del linguaggio ordinario" [...] mentali, inoltre, non ne consentirebbe, per S., l'identificazione con stati computazionali: di qui le sue radicali obiezioni ai progetti di spiegazione dei meccanismi cognitivi elaborati nell'ambito delle ricerche di intelligenza artificiale. Opere ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] si costituisce prima - deve implicare ‟l'abolizione del lavoro come tale". Ecco il Marx di Marcuse, il Marx profondo e radicale degl'inediti giovanili su cui si dirige l'attenzione della critica marxiana negli anni trenta. Freud è vicino, ed è vicino ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] Luigi Einaudi e Gaetano Salvemini, dei quali fu in senso lato maestro. I suoi programmi non vennero adottati dal partito radicale nel congresso del 1904, né nei successivi, anche se nelle elezioni di quello stesso anno egli venne ancora eletto come ...
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BOUTET, Edoardo (Caramba)
Pino Fasano
Nato a Napoli nel 1856 da Achille e da Gerolama Russo, di origine francese, il B. non fece studi regolari. Si dedicò invece interamente fin dall'adolescenza a vastissime [...] da sottolineare peraltro la notevole autonomia della critica del B., che non esitò a condannare dalle colonne di giornali radicali gli infelici tentativi teatrali di Felice Cavallotti e Giovanni Bovio, e si dimise dal Don Chisciotte nel gennaio 1895 ...
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CARONELLI, Pietro
Paolo Preto
Nato a Conegliano (Treviso) nel 1736 da famiglia nobile, compiuti i primi studi letterari e filosofici nella sua città natale, frequentò l'università di Padova dove conseguì [...] degli altri consiglieri, ma ottenne l'effetto di mettere in evidenza i difetti dello statuto, ormai superato dai tempi e bisognoso di radicali riforme.
Il C. lega ben presto la sua fama ad un'intensa e feconda attività di studio e ricerca in vari ...
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GALBIATI, Enzo (Emilio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Monza il 23 maggio 1897 da Giovanni e da Luigia Rolla. Diplomato in ragioneria, dal luglio 1917 prese parte alla prima guerra mondiale come caporale [...] , dal marzo di quell'anno al luglio 1925 comandò la 25ª legione "Ferrea" di Monza, segnalandosi tra gli esponenti più radicali del fascismo di provincia. Durante la crisi Matteotti il G. sostenne la linea dell'intransigenza e il 31 dic. 1924 guidò ...
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COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] 1910, come deputato del collegio di Minervino Murge (Bari), già fedelissimo a Bovio. Alla Camera si schierò tra i radicali più risoluti nel sostenere il sistema giolittiano, dal quale ottenne benefici per le sue clientele democratiche e socialiste, e ...
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PAGNOTTA, Remigio
Giuseppe Moricola
PAGNOTTA, Remigio. – Nacque ad Avellino il 29 settembre 1869, da Domenico, orologiaio, e da Ortensia Capaldo.
Ultimo di tre figli, rimase orfano di padre quando aveva [...] irpino nel 1902, l’anno successivo fu eletto sindaco della città, a capo di una coalizione formata con i radicali sotto l’egida dell’Unione dei partiti popolari, raggruppamento costituito in Italia dal lombardo Felice Cavallotti all’indomani delle ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.