CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] e sulla quale si sono alternati i più contrastanti giudizi. Non soltanto gli internazionalisti, ma anche i repubblicani e i radicali, che con i primi non avevano alcun obiettivo politico comune, erano fatti segno (come ha scritto recentemente A ...
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COLOMBO, Cesare detto Joe
Dario Scodeller
Nacque a Milano il 30 luglio del 1930 da Giuseppe ed Ernesta (Tina) Benevolo. Il padre, imprenditore, aveva fondato una piccola industria specializzata nella [...] come duplicatori virtuali di spazi-ambiente, tunnel con esposizione di prodotti a terra e sui soffitti.
Proposte radicali per lo spazio abitabile trasformabile
A partire dalla metà degli anni Sessanta, parallelamente alla progettazione di oggetti ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] Milano 1962, pp. 1017-1021; F. Nasi, Da Mussi a M.: storia dell'amministrazione comunale, Milano 1969, ad ind.; M. Punzo, Socialisti e radicali a Milano: cinque anni di amministrazione democratica (1899-1904), Firenze 1979, pp. 212-217; C. Carelli, I ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] dire era rimasto "un partito di vanagloriosi, di chiassoni, di gente che fa tutto a colpi di gran cassa" (L'Italia radicale. Carteggi di F. Cavallotti..., pp. 103-105).
Mentre era così severo con gli antichi commilitoni, il C. completava la marcia di ...
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CONTARINI, Marco
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 18 ag. 1708, unico figlio di Marco di Pietro e di Caterina Comer, del procuratore di S. Marco Francesco di Nicolò. Sposatosi il 31 genn. 1727 con Paolina [...] e inefficiente, attenendosi ad una condotta di equilibrio e moderazione che, senza neppure la prospettiva di soluzioni radicali, si contentava di eliminarne le distorsioni e gli abusi piu evidenti - nella relazione al Senato rivendicherà appunto ...
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NAVA, Cesare
Andrea Possieri
NAVA, Cesare. – Nacque a Milano il 7 ottobre 1861 da Leonardo, commerciante, e da Maria Bettali.
Proveniente da una famiglia della piccola borghesia milanese, frequentò [...] e auspicando un momento d’incontro tra le forze politiche moderate e quelle cattoliche per combattere sia il radicalismo liberale sia il massimalismo socialista.
Nei primi anni del secolo iniziò a collaborare con alcuni esponenti intransigenti come ...
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COCCAPIELLER, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Roma il 3 ott. 1831 da Giuseppe, di origine svizzera, e Luigia Apolloni. Suo padre, che lavorava allo spaccio normale dei sali e tabacchi, lo mandò a studiare [...] le stesse personalità più in vista. Aspra lotta era quella che Ricciotti Garibaldi aveva ingaggiato con alcuni circoli radicali e repubblicani che gli avevano negato l'appoggio alle elezioni dell'ottobre successivo.
Sperando che il linguaggio rozzo ...
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RAVA, Maurizio
Enzo Fimiani
RAVA, Maurizio. – Nacque a Milano il 31 gennaio 1878, da Enrico e da Ida Blum, di origine ebraica.
Si formò a Roma in studi giuridici ma fu «complessa figura [di] qualità, [...] .
Il curriculum e le influenze nazionaliste interne al regime gli valsero cariche nelle colonie, malviste però dagli ambienti fascisti radicali, che lo criticarono come «imboscato» durante il conflitto. A esse si unirono i problemi della società di ...
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ROMANELLI, Leonardo
Marco Manfredi
– Nacque a Quarata, una frazione del comune di Arezzo, il 7 gennaio 1803 da Lorenzo e da Luisa Tavanti.
Il padre univa alla professione di perito agrario la gestione [...] e il clima unanimista del biennio riformatore, con l’emergere dei contrasti interni al movimento nazional-patriottico manifestò posizioni più radicali, vicine a quelle degli ‘esaltati’ di parte democratica; una scelta che si spiegava non tanto con la ...
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RACIOPPI, Francesco
Monica Stronati
RACIOPPI, Francesco. – Nacque a Moliterno, presso Potenza, il 5 ottobre 1862 da Giacomo, storico e politico liberale, e da Vincenza Giliberti. Era il primo di tre [...] , e l’altra vuol confondere Stato e Società». Racioppi la considerò una soluzione che avrebbe permesso «tutte le più radicali forme della democrazia» e soprattutto un amplissimo sviluppo della funzione del giudice (p. 93).
Anche l’incontro con Luigi ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.