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Chimico (Helsa, Kassel, 1898 - Mülheim an der Ruhr 1973); prof. di chimica nelle univ. di Heidelberg (dal 1927) e di Halle dal 1936), fu, dal 1943, direttore del Kaiser-Wilhelm-Institut (poi Max-Planck-Institut) [...] noto per importanti ricerche nel campo della chimica organica (sintesi di composti macrociclici, studio della stabilità dei radicaliliberi) e, soprattutto, per gli studî riguardanti i composti organometallici (del litio, del sodio, dell'alluminio) e ...
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Polimeri contenenti fluoro, che presentano eccezionali proprietà di stabilità chimica e termica, eccellenti caratteristiche dielettriche, indice di rifrazione particolarmente basso, elevata resistenza [...] fluoruro di vinilidene con esafluoropropilene (con catene provviste di punti di attacco per una reticolazione con radicaliliberi) che hanno eccezionali proprietà di stabilità alle alte temperature.
Di più recente sviluppo sono le specialità ...
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Sigla di reactive oxygen species, usata per indicare composti dell’ossigeno a elevata attività ossidante e con spiccata tendenza a donare atomi di ossigeno ad altre sostanze. I ROS sono rappresentati, [...] dalla presenza di doppi legami nella molecola degli acidi grassi. Pertanto gli acidi polinsaturi, sotto l’azione dei radicaliliberi, risultano particolarmente suscettibili alla perossidazione, che può innescare una vera e propria catena di reazioni ...
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Arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee originario dell’Asia orientale (Cina settentrionale, Mongolia, Tibet, valli dell’Himalaya), noto nelle due specie Lycium barbarum e Lycium chinense. [...] in Occidente, dove esse - grazie all’elevato contenuto di vitamine, sali minerali e aminoacidi - sono utilizzate come integratore alimentare atto a contrastare i radicaliliberi, a stimolare il metabolismo e a rinforzare il sistema immunitario. ...
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Fenomeno in base al quale alcune sostanze, prima esposte a una radiazione ionizzante e quindi disciolte in acqua o in altri solventi, emettono luce durante la dissoluzione. La l. di sostanze inorganiche [...] che rimangono intrappolati in difetti del cristallo; durante la dissoluzione della sostanza organica irradiata, i radicaliliberi reagiscono tra loro e con l’ossigeno disciolto presente nella soluzione, e queste reazioni sono accompagnate da un ...
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Raggruppamenti atomici, presenti nelle molecole di talune sostanze organiche, responsabili dell’assorbimento di radiazioni nelle zone del visibile o dell’ultravioletto. I c. più comuni (gruppo etilenico, [...] , chinonico) sono gruppi insaturi, quindi caratterizzati da legami multipli; in altri casi i c. sono costituiti da radicaliliberi (per es., CR3 e NR2, con R = gruppo alchilico), da alcuni carbocationi (azenio, ossonio) e carbanioni (carbeniato ...
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Chimico (Vienna 1887 - ivi 1958), allievo di Z. H. Skraup, fu prof. a Königsberg e a Durham. Nel 1929 ottenne la prima evidenza dell'esistenza dei radicaliliberi a vita breve; è autore di importanti ricerche [...] campi della chimica (preparazione degli idruri di bismuto, polonio, piombo, separazione dell'elio dal neon per diffusione, radicaliliberi, reazioni nucleari, radioattività, ecc.); sotto il suo nome è nota una regola relativa all'adsorbimento di ...
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Chimico (Kremenec, Ucraina, 1895 - Copenaghen 1957). Prof. di chimica nell'univ. del Maryland (dal 1922 al 1928), poi di chimica organica nell'univ. di Chicago. Autore di importanti ricerche nel campo [...] della chimica dei radicaliliberi, con riferimento soprattutto al loro impiego nella chimica organica preparativa (alogenazione, solforazione, ecc., di idrocarburi alifatici, processi di polimerizzazione, ecc.). Sono importanti anche gli studî di Ch. ...
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Chimico (Wels, Austria Inf., 1882 - Seehausen am Staffelsee, Baviera, 1973), prof. nelle univ. di Monaco, Greifswald, Erlangen. È noto per importanti ricerche di chimica teorica e di tecnologia chimica [...] (radicaliliberi, sintesi della gomma, di coloranti, ecc.). Sotto il suo nome si indica la reazione di riarrangiamento dei solfossidi ad acilossitioeteri in presenza di anidride acetica. Editore (dal 1946) dell'Angewandte Chemie. ...
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steatòsi Abnorme aumento di grassi nell'interno delle cellule, causato da sostanze tossiche, da insufficiente ossigenazione dei tessuti, da alcune malattie come diabete grave, malattie croniche dei reni [...] ecc., o terapie farmacologiche (chemioterapie), in parte associato alla produzione di radicaliliberi dell’ossigeno. L'organo che più frequentemente viene colpito da steatosi è il fegato (steatosi epatica). ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.