FRANCESCANESIMO
G. Miccoli
Movimento religioso originato dalla testimonianza spirituale di s. Francesco d'Assisi.La maturazione della 'conversione' di Francesco tra il 1206 e il 1209 resta per molti [...] , che Francesco scelse per sé e i suoi fratres, corrispondeva a queste prospettive.Tale scelta rappresentava una radicale innovazione rispetto alle esperienze di 'povertà volontaria' della tradizione monastica. La rinuncia dei monaci a possedere beni ...
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Riformatore, predicatore e scrittore (Siena 1487 - Slavkov, Moravia, 1564). Dopo essere stato generale dei cappuccini (fino al 1538), O. si avvicinò al luteranesimo. Chiamato a Roma per fornire spegazioni [...] propria ortodossia, riparò a Ginevra dove entrò in contatto con G. Calvino (1542). Perseguitato per le sue posizioni radicali anche dai protestanti, fu infine costretto a rifugiarsi in Moravia. Moltissime le sue opere, divenute oggi estremamente rare ...
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Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare 1000 [...] imminente fine del mondo, l’avvento di un’età dell’oro e la salvezza per coloro che avranno creduto, espressione da un lato del malessere di gruppi emarginati, dall’altro della speranza in una radicale trasformazione delle proprie condizioni di vita. ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] come l’oggetto dell’a. che, attraendo, muove senza muoversi: donde il concetto di Dio come motore immobile. Un radicale capovolgimento si ha nella concezione cristiana dell’a. come attributo fondamentale della divinità, che ama gli uomini, si fa uomo ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] , o nel principale esponente della scuola praghese della Rosa Nera, il canonista Nicola da Dresda, o ancora nel predicatore radicale Jan Želivský, che durante il suo ciclo di prediche nel 1419 avvia praticamente la rivoluzione boema a Praga. Per ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] è ancora in gran parte da scrivere: esuli che aderiscono chi a una confessione riformata chi a opzioni anche più radicali, rigettando chiese e religione, come quel Giovanni Manzoni, meglio noto come Jean Manzon, che lascia il Piemonte e gli ordini ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] origini, ma ciò era necessario per la sua missione culturale. La setta, secondo Troeltsch, ha come ideale uno stato di natura radicale in cui non vi è bisogno dello Stato, né dell'esercito, né di qualsivoglia forma di coercizione, in cui la proprietà ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] colloca la sua prima crisi spirituale che investe il campo delle dottrine filosofiche acquisite: un radicale atteggiamento antiperipatetico lo avrebbe indotto a formarsi un sistema eclettico platonico-pitagorico e meccanicistico-materialistico, quest ...
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Vishwa hindu parishad
(Società universale indù, VHP) Organizzazione fondata nel 1964 a Bombay (India) per iniziativa del Rastriya swayamsevak sangh, al fine di assicurare al movimento Hindutva l’appoggio [...] nel dicembre 1992). Le negative ripercussioni di quegli eventi indussero poi il BJP a prendere gradualmente le distanze dall’agenda radicale del VHP; tale agenda continuò tuttavia a rappresentare un’opzione alternativa al laicismo politico indiano. ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] del 1904, i parlamentari moderati del centro liberale avevano ottenuto il voto dei cattolici per frenare la minaccia radicale e socialista, contro pallidi impegni a sostegno dei più vieti privilegi clericali, percepiti come diritti dei cattolici. I ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.