Costantino e la dottrina della regalità sociale di Cristo
Enrico Baruzzo
La dottrina della regalità sociale di Cristo rappresenta in ambito cattolico una delle risposte al processo di secolarizzazione, [...] non impedisce che tale dottrina individui nell’azione politica di Costantino, pur senza enfasi eccessive, un momento di radicale mutamento, che segna la nascita della societas christiana medievale e coglie nella figura del figlio di Costanzo Cloro ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] del movimento di riforma, attaccando il controllo della Chiesa da parte del potere secolare in quanto causa radicale di corruzione. Adombrando le sue pretese teocratiche nel Dictatus papae, Gregorio VII concentrò l'attenzione sulle investiture ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] in primo luogo determinato un conflitto tra la facoltà delle arti e quella di teologia, che riguardava l'atteggiamento radicale tenuto dai maestri in artibus nell'insegnamento dei libri naturales di Aristotele, e che condusse poi alla condanna del ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] pure un frate servita, Pietro da Firenze, che si trovava in precarie condizioni economiche.
La vita romana di F. ebbe un radicale cambiamento quando il papa Giovanni XXIII, con una bolla emessa da Lodi il 22 dic. 1413, lo nominò vescovo di Arezzo ...
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FRANGIPANI, Fabio Mirto
Stefano Andretta
Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola, e da Pietro. Non si hanno notizie significative circa la sua formazione, [...] dell'anno precedente.
Abbracciando nella sostanza le tesi di Filippo II, il F. pensava a una soluzione radicale dei problemi confessionali attraverso un'azione diplomatica e militare. Allo scopo di contrastare quanti tentavano di far prevalere ...
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PIZOLPASSO, Francesco
Francesco Somaini
PIZOLPASSO (Pizzolpasso, Picolpasso, Piccolpasso, de Piçolpassis), Francesco. – Nacque a Bologna intorno al 1375, da Nicolò di Filippo e da una Lambertini, ambedue [...] Bracciolini. Tuttavia nel 1415, con la fuga di Giovanni XXIII da Costanza e la sua deposizione, il contesto si modificò radicalmente e Pizolpasso fu costretto a rientrare a Bologna, dove decise di farsi chierico. Prese gli ordini minori il 18 aprile ...
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FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] 4, PG, LXI, coll. 372-374; Ad pop. Antioch. hom., 19, 4, PG, XLIX, coll. 195-198). Tuttavia l'invito al rifiuto radicale di tutte le pratiche apotropaiche da parte di Girolamo, che attribuiva a donne superstiziose l'uso di piccoli vangeli e del legno ...
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MARCACCI, Niccolò
Franco Cristelli
Figlio di Pasquale, nacque a San Casciano nell'arcidiocesi di Pisa il 22 luglio 1739.
Si laureò in teologia a Pisa nel 1762 e, poco dopo la consacrazione sacerdotale, [...] del M., così come della gran parte dei vescovi toscani, cessò dopo questa data, probabilmente a seguito delle riforme sempre più radicali attuate da Scipione de' Ricci, culminanti nel sinodo giansenista di Pistoia (18-28 sett. 1786) e di un breve in ...
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CLAUDIO
Giuseppe Sergi
Nato nella seconda metà dell'VIII secolo in Spagna, fu negli anni giovanili in rapporto con Felice, vescovo di Urgel: questo legame, che certo incise sulla sua formazione, fu [...] non si limitò a inviti alla moderazione nel culto delle immagini, ma manifestò precise propensioni per un'iconoclastia radicale - di cui c'è traccia anche in suoi scritti teorici - spiegabili forse con problemi particolari della diocesi torinese ...
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BALDOVINETTI, Antonino (A. Maria Niccolò)
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 22 genn. 1745 da Giovanni e Caterina Maria Canal. Ventenne, ricevette gli ordini minori; nel 1770 divenne canonico coadiutore [...] che la posizione del B. e del Ricci si diversificò da quella più moderata del de Vecchi appunto sulla radicale riforma del sistema beneficiario.
Pur non partecipando all'Assemblea degli arcivescovi e vescovi della Toscana (1787), il B. continua ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.