sikh
Comunità religiosa e politico-militare dell’India. Fu fondata nel Panjab da Nanak (1469-1539), nell’intento di divulgare la fede in un Dio unico e trascendente (Akal Purakh), da venerare nell’intimo [...] (1966). Ciò tuttavia non pose fine ai contrasti; alla fine degli anni Settanta si affermò in Panjab una corrente radicale e violenta, capeggiata da Jarnail Singh Bhindranwale, che scatenò un’ondata di attentati e atrocità con l’obiettivo di ottenere ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] intraspecifica. - Essenziale è stato l’apporto dell’a. molecolare all’analisi della variabilità biologica dell’uomo. Il cambiamento radicale nel modo di affrontare questo tema centrale dell’a. fisica ha comportato, in primo luogo, un processo di ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] cultura. Il fascismo non era che la manifestazione, certo deplorevole, ma contingente e passeggera di un male più radicale di cui le radici andavano ricercate nel progressivo allontanamento della cultura moderna da Dio. Bisognava in qualche modo ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] il Regina Coeli di Roma), mentre le chiese restavano intatte. La legge era frutto di un compromesso tra i politici più radicali, che volevano l’abolizione totale di tutti gli ordini, e i moderati, ostili solo ad alcune forme di vita consacrata (come ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] Egli chiameranno la "schola Senensis", e cioè la tendenza radicale che faceva capo al gruppo sozziniano (Camillo, Dario, Fausto s'inseriva (che è quello, come s'è detto, del radicalismo sozziniano e che implica tra gli altri i nomi di Sebastiano ...
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FRANCHI (De Franchi), Girolamo de (fra' Girolamo da Genova)
Maristella Cavanna Ciappina
Scarne e labili le notizie biografiche: nato a Genova tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento da uno dei molti [...] certo avvenire senza il benestare di Andrea Doria, appena reduce dalla congiura dei Fieschi e ancora sospettosamente impegnato in una radicale opera di polizia. Tanto più che l'arcidiocesi di Genova era ancora retta dallo zio di Gian Luigi Fieschi ...
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PAOLO da Chioggia
Dario Busolini
PAOLO da Chioggia (Giovanni Barbieri). – Nacque tra il 1479 e il 1480 a Chioggia, figlio del barbiere cerusico Dante (dalla cui professione pare derivare l’appellativo [...] giudizio di esagerazione e fanatismo senza però essere mai ostacolata dalle autorità, riflette l’aspirazione a un francescanesimo radicale propria dei primi cappuccini, ma anche il clima di forte tensione religiosa che si visse a Chioggia durante ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] relativistici. Da quel momento divenne più intensa l'attività polemica di L., che si affermò come uno dei modernisti più radicali: pubblicò Autour d'un petit livre (1903; trad. it. 1975), Simples réflexions sur le décret ... Lamentabili et sur l ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] 'esistenza di un qualunque filo conduttore nelle vicende artistiche promosse dall'Ordine. In realtà entrambe le tesi eccedono per radicalismo: è certo che non esiste traccia di un progetto che abbia coinvolto l'Ordine nel suo insieme, impegnandolo a ...
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FRANCESCO da Meleto
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel 1449 dal mercante fiorentino Niccolò di Piero e da una schiava circassa di nome Caterina, poi emancipata.
Il padre, titolare di un'impresa commerciale [...] o indirettamente, venne in contatto con le tesi del frate, alcune delle quali (soprattutto la necessità di una riforma radicale della Chiesa, il prossimo avvento di un papa "angelico", l'approssimarsi dell'Anticristo e l'inevitabile punizione della ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.