MAJNO, Luigi
Simona Trombetta
Figlio di Pietro e di Gerolama Lovetti, nacque a Gallarate il 21 giugno 1852. Studiò a Lecco e a Milano e si laureò in giurisprudenza all'Università di Pavia con G. Buccellati. [...] presidente.
Il M. era ormai uno degli avvocati più noti della città, e godeva di vasto credito. Già candidato dai radicali al Consiglio comunale di Milano nel 1890, fu eletto nel febbraio 1895 con un ottimo successo personale (con 15.550 preferenze ...
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BERENINI, Agostino
Stefano Rodotà
Nato a Parma il 22 Ott. 1858, si laureò in giurisprudenza in quella università e nel 1883 conseguì la libera docenza in diritto penale. Seguace della scuola classica [...] , e con brillante successo, l'avvocatura.
L'inizio dell'attività politica del B. è segnato dalla presentazione come candidato radicale alle elezioni del 1890.
Ma ciò che costituì la svolta determinante nell'attività politica del B. fu l'incontro con ...
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ARNO, Carlo
Roberto Abbondanza
Nacque a Torino il 4 ott. 1868 da Valentino, matematico, e da Paola Sineo, figlia di Riccardo, uomo politico. Nel 1890 si laureò in giurisprudenza nell'università di quella [...] ). In quest'ultimo studio e in altri minori ad esso collegati egli sviluppò, partendo dalla critica interpolazionistica, una tesi radicale - più tardi ripudiata - sul "periculum emptoris", che andò sotto il nome di "teoria dell'A." e che fu ripresa ...
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Il principio di uguaglianza affonda le proprie radici nel costituzionalismo moderno e trova la sua affermazione sin nei primi documenti costituzionali del Settecento (Dichiarazione di Indipendenza U.S.A. [...] della dottrina, infatti, l’art. 3, co. 2, Cost. sarebbe una supernorma costituzionale, idonea a prefigurare una radicale trasformazione della società in senso egualitaristico, mentre secondo altri esso sarebbe il mero fondamento teorico delle c.d ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] il c. viene trattato in termini di una sua possibile previsione, e quindi in termini di probabilità. L’assunzione di una radicale casualità è poi alla base della metafisica di C.S. Peirce, il quale pone il c. come un carattere stabile dell’universo ...
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L’idea di rappresentanza politica nasce nel medioevo, in corrispondenza con la nascita delle istituzioni parlamentari (Parlamento). La nozione di rappresentanza politica era, infatti, sconosciuta sia al [...] i mandatari dei soli propri elettori.
Ben diverso è, invece, il caso degli Stati socialisti: la contestazione radicale dei principi del costituzionalismo liberale porta, infatti, ad affermare, in tema di rappresentanza politica, gli opposti principi ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] e suffissi, e non si distingue nei due tempi che per le vocali che portano rispettivamente la prima e la seconda radicale. Mentre, a mo' d'esempio, nella forma semplice iprus vuol dire "egli ha deciso" nel preterito, iparas, che è il presente ...
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PROCESSO PENALE
Carlo Ghisalberti
(XXVIII, p. 282; App. III, II, p. 491; IV, III, p. 59)
Con l'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale del 1988, conclusasi la vacatio legis voluta dal [...] e nei metodi), l'ordinamento italiano non poteva accogliere sic et simpliciter le istanze favorevoli a una rapida e radicale riforma della materia con l'introduzione in toto del sistema accusatorio.
Del rito inquisitorio recepito nel codice del 1930 ...
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Tipologie di lavoro subordinato
Stefano Giubboni
Il contributo analizza le disposizioni che l’art. 1 della l. 28.6.2012, n. 92 dedica al riordino delle tipologie contrattuali (flessibili e speciali) [...] di Boeri, T.-Garibaldi, P., Un nuovo contratto per tutti, Milano, 2008. Sulla ipotesi del contratto unico – anche nella variante «radicale» proposta da Pietro Ichino nel d.d.l. AS 1481 del 25.3.2009 – v., per tutte, le considerazioni critiche di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] in forme istituzionali, solo a patto di presupporre, al di fuori da sé, l’esistenza di una società omogenea e non radicalmente conflittuale. Perciò, non appena il pluralismo sociale ruppe gli argini, lo Stato di diritto non resse l’urto con il nuovo ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.