Uomo politico francese (Madrid 1811 - Cannes 1882); interessato ai problemi sociali, sulla Revue du progrès (da lui fondata nel 1839) denunziò vigorosamente le conseguenze della miseria e dell'ignoranza, [...] e della Montagna) si pose fra i capi dell'opposizione democratica alla Monarchia di luglio. Nel suo radicale democraticismo si raccoglievano i motivi più profondi dell'umanitarismo socialistico: calore di simpatia verso il proletariato, che ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del pubblicista tedesco Isidor Witkowski (Berlino 1861 - Montana, Svizzera, 1927). Dapprima attore, si fece notare con i 2 volumi di saggi politici e letterarî Apostata (1892) e con la rivista [...] gli ambienti vicini a Guglielmo II. Durante la prima guerra mondiale divenne pacifista e, alla fine di essa, socialista radicale, strenuamente avversato dai nazionalisti. Fra i suoi scritti di critica e di polemica politica e letteraria: Theater und ...
Leggi Tutto
Uomo politico irlandese (Straide, Mayo, 1846 - Dublino 1906). Di origine contadina, aderì nel 1865 alla Fratellanza Feniana; nel 1870 fu arrestato per contrabbando d'armi. Liberato (1877), aiutò C. S. [...] fieramente antinglese (si dichiarò, tra l'altro, nettamente ostile alla guerra contro i Boeri) e si fece fautore di un socialismo radicale e anticlericale. Nel 1898 con W. O'Brien costituì la United Irish League. Dal 1903 al 1905 fu in Russia e ...
Leggi Tutto
La Pietra, Ugo
Livio Sacchi
Architetto e designer, nato a Bussi sul Tirino (Pescara) il 16 novembre 1938. Ha studiato architettura al Politecnico di Milano, dove si è laureato nel 1964. Ha lavorato [...] facoltà di Architettura di Pescara (1968-70) e presso l'Istituto statale d'arte di Monza. Fra gli innovatori del design radicale, si è distinto anche come allestitore e organizzatore di mostre di grande successo in Europa e in Giappone, fra le quali ...
Leggi Tutto
DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] della composizione. Biografia e opera mostrano una totale, dolorosa, quasi ascetica concentrazione sulla musica, sulla continua e radicale messa in discussione di ogni certezza, nel più completo disinteresse per il successo e l’affermazione di sé ...
Leggi Tutto
Figlio (Fontainebleau 1601 - Saint-Germain-en-Laye 1643) del re Enrico IV e di Maria de' Medici. Succedette al padre nel 1610. Dopo la reggenza di Maria de' Medici (1610-17), L. si riappropriò del potere, [...] l'aiuto del favorito C. Concini, anche dopo la dichiarazione di maggiore età del figlio (1612). Ebbe così luogo quella svolta radicale della politica francese che portò alla pace con la Spagna e alla promessa di matrimonio di L. con Anna d'Austria ...
Leggi Tutto
Poeta e romanziere inglese (Weymouth, Dorset, 1785 - Lower Halliford, Surrey, 1866). Figlio di un commerciante londinese, visse per alcuni anni di rendita, scrivendo versi e i romanzi satirici Headlong [...] ) l'importante posizione di examiner, continuò a scrivere romanzi satirici: Maid Marian (1822), dove P. appare un filosofo radicale che ha superato le posizioni dello stesso utilitarismo; The misfortunes of Elphin (1829) e Crotchet Castle (1831) in ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (214-129 a. C.). Scolarco dell'Accademia, fu uno dei maggiori filosofi del suo tempo. Con Critolao e con Diogene di Seleucia partecipò nel 156 all'ambasceria inviata da Atene a Roma. Essendosi [...] con la dottrina del probabilismo la tradizione scettica già iniziata, nell'Accademia, da Arcesilao. La critica radicale ad ogni gnoseologia adeguazionistica (e particolarmente a quella stoica della "rappresentazione catalettica") non giungeva però a ...
Leggi Tutto
Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] valida che ne consegue. Partito da una teoria convenzionalista della natura della scienza approdò a un empirismo radicale che identificava gli enunciati scientifici con quelli empirici. Tra le sue opere principali: Z metodologii nauk dedukcujnych ...
Leggi Tutto
Filosofo e psicologo (Vienna 1880 - ivi 1903, suicida). Tentò di fondare una filosofia dei sessi, considerando il sesso maschile come momento costruttivo del buono, del bello, del vero, dell'oggettivo, [...] applicazioni ai problemi più disparati (psicologici, sociologici, filosofici, morali). La concezione di W. si segnala per un misoginismo radicale, che lo porta tra l'altro a sostenere che il compito tipico dell'uomo è condurre la donna, totalmente ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.