Uomo politico greco (Proti, Macedonia, 1907 - Atene 1998). Deputato per il partito populista dal 1935, ministro del Lavoro (1947-48), poi dei Trasporti e quindi dell'Assistenza pubblica (1948-50), della [...] dal 1952 al 1955 nel gabinetto Papàgos e, morto quest'ultimo, divenne primo ministro. Governò il paese, alla guida dell'Unione radicale, sino al 1963, quando si dimise: dopo il colpo di stato dei militari (1967) si trasferì in Francia. Nel luglio ...
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Medico (Coutances 1644 - Parigi 1682). Scarse le notizie sulla sua vita. Quando, nel 1672, ricevette la laurea in medicina a Parigi, aveva già pubblicato un De principiis rerum (1669) in cui, rinviando [...] a Epicuro, si faceva sostenitore di un radicale atomismo e di un rigoroso antifinalismo (inutilità delle cause finali nella ricerca naturale), prendendo posizione contro Aristotele e contro lo stesso Descartes, del quale, se accettava la messa al ...
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Uomo politico inglese (Debden, Newport, 1613 - Londra 1662), figlio di Henry. Puritano, fu per qualche tempo nel Massachusetts (1635-37). Entrato nell'amministrazione, nominato cavaliere nel 1640, divenne [...] uno dei capi del Lungo Parlamento, dove rappresentò l'opposizione più radicale alla politica del re, pur essendo favorevole al mantenimento della monarchia. Abile negoziatore, successe a J. Pym, divenendo il capo del partito della tolleranza ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] tanto presenti nell'epoca di P., si ricollega la sua celebre esaltazione della «dignità dell'uomo»: questa è fondata nella sua radicale libertà, garantita dal non essere l'uomo di una natura determinata, ma capace di darsi la natura che vuole, dal ...
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Avvocato e deputato francese (n. Parigi 1878 - m. in viaggio tra Angers e Parigi 1956); una delle maggiori figure del foro francese del 20º secolo (difese, tra gli altri, Landru). Deputato (1919-28), membro [...] della Resistenza contro i Tedeschi, poi deputato radicale alle assemblee costituenti e alla legislatura; procuratore generale all'Alta corte di giustizia. ...
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Zhang Chungqiao
Politico cinese (Shanghai 1917-Pechino 2005). Fra i dirigenti della Comune di Shanghai durante la Rivoluzione culturale, entrò nell’Ufficio politico del Partito comunista cinese nel 1969 [...] e nel suo Comitato permanente nel 1973. Esponente dell’ala radicale del partito, vice primo ministro nel 1976, dopo la morte di Mao (sett. 1976) e l’ascesa al potere del gruppo di Deng Xiaoping, fu arrestato (1976) insieme ad altri leader della ...
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Uomo politico spagnolo (Siviglia 1883 - Parigi 1962). Operaio tipografo, poi editore, più volte arrestato durante la dittatura di Primo de Rivera, con l'avvento della repubblica fu ministro, e per breve [...] tempo (ott.-nov. 1933) capo d'un governo di tendenza radicale. Presidente delle Cortes allo scoppio della rivoluzione franchista, fu nominato a Città di Messico, nel 1945, presidente della repubblica nominale spagnola, succedendo dopo un lungo ...
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Scrittrice statunitense (New York 1933 - ivi 2004). Specializzatasi in filosofia alla Harvard University, nei primi anni Sessanta si affermò dalle colonne della Partisan review e della New York review [...] saggistica (Against interpretation, 1966, trad. it. 1967; Trip to Hanoi, 1969, trad. it. 1969, poi confluito in Styles of radical will, 1969), ottenendo vasti consensi con On photography (1977; trad. it. 1978). Ha alternato a temi quali la rimozione ...
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Uomo politico italiano (Bologna 1923 - Roma 2013).Ha partecipato alla Resistenza in Romagna e si è laureato all’Università di Bologna in Ingegneria. Dirigente della Finmeccanica negli anni Sessanta, ha [...] cominciato la carriera politica come membro del Partito Liberale Italiano, per poi essere tra i padri fondatori del Partito Radicale, del quale è stato anche Segretario tra il 1988 e il 1993. Nel 1979 è stato eletto per la prima volta al Senato, nel ...
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Rossi, Alessandro
Industriale e uomo politico (Schio, Vicenza, 1819 - Santorso, Schio, 1898). A vent’anni assunse la direzione dell’azienda fondata dal padre. Si trattava di un modesto opificio per la [...] lavorazione della lana a cui Rossi impresse una radicale trasformazione e uno straordinario sviluppo. Nel 1846 introdusse le filatrici mule-jenny e nel 1849 la prima macchina a vapore e i primi telai meccanici. Già nel 1867 le fabbriche occupavano un ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.