Pseudonimo del pubblicista tedesco Isidor Witkowski (Berlino 1861 - Montana, Svizzera, 1927). Dapprima attore, si fece notare con i 2 volumi di saggi politici e letterarî Apostata (1892) e con la rivista [...] gli ambienti vicini a Guglielmo II. Durante la prima guerra mondiale divenne pacifista e, alla fine di essa, socialista radicale, strenuamente avversato dai nazionalisti. Fra i suoi scritti di critica e di polemica politica e letteraria: Theater und ...
Leggi Tutto
Uomo politico irlandese (Straide, Mayo, 1846 - Dublino 1906). Di origine contadina, aderì nel 1865 alla Fratellanza Feniana; nel 1870 fu arrestato per contrabbando d'armi. Liberato (1877), aiutò C. S. [...] fieramente antinglese (si dichiarò, tra l'altro, nettamente ostile alla guerra contro i Boeri) e si fece fautore di un socialismo radicale e anticlericale. Nel 1898 con W. O'Brien costituì la United Irish League. Dal 1903 al 1905 fu in Russia e ...
Leggi Tutto
Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] un punto di vista teorico interno, essi furono ben lontani, tra il 1750 e il 1760, dall'assumere posizioni radicali, antimonarchiche o rivoluzionarie, come invece Diderot avrebbe fatto in vari scritti degli anni successivi, dopo gli insuccessi delle ...
Leggi Tutto
Figlio (Fontainebleau 1601 - Saint-Germain-en-Laye 1643) del re Enrico IV e di Maria de' Medici. Succedette al padre nel 1610. Dopo la reggenza di Maria de' Medici (1610-17), L. si riappropriò del potere, [...] l'aiuto del favorito C. Concini, anche dopo la dichiarazione di maggiore età del figlio (1612). Ebbe così luogo quella svolta radicale della politica francese che portò alla pace con la Spagna e alla promessa di matrimonio di L. con Anna d'Austria ...
Leggi Tutto
STOJADINOVI, Milan
Uomo di stato iugoslavo, nato il 23 giugno 1888 a Cačak (Serbia). Addottoratosi in diritto a Belgrado, completò poi i suoi studî, specialmente di economia politica e scienza delle [...] nel contempo scienza delle finanze presso quell'università. Era intanto entrato nella vita politica, quale membro del partito radicale, seguace quindi di Nicola Pačiš: e questi lo chiamò a reggere il Dicastero delle finanze nei suoi ministeri ...
Leggi Tutto
Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] di norma preceduto da un lungo periodo di ricerca, e anche che tale momento assume l’aspetto di un cambiamento radicale solo una volta che il convertito abbia attraversato un lungo periodo di ambientamento nei costumi e negli standard della sua nuova ...
Leggi Tutto
CAMMARERI SCURTI, Sebastiano
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Marsala il 27 marzo del 1852 da Pasquale e da Francesca Scurti. Seguì gli studi di agronomia e in questo campo svolse la sua attività professionale. [...] 1895 tramontava la stella politica di Abele Damiani e sorgeva, nel collegio di Marsala, quella del suo competitore radicale, Giuseppe Pipitone, un organizzatore di fasci contadini nella Sicilia occidentale. Gli eventi di fine secolo spingevano il C ...
Leggi Tutto
L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] . In Europa il termine è stato usato soprattutto negli anni 1960 e 1970 e poi, con nuova virulenza, negli anni 1990. Gruppi radicali di destra – come, per es., Ordine nuovo in Italia – sono stati responsabili di azioni che, come le stragi di passanti ...
Leggi Tutto
Uomo politico statunitense (Raleigh, Carolina del Nord, 1808 - Cartar County, Tennessee, 1875). Stabilitosi nel Tennessee, partecipò alla vita politica locale nel partito democratico. Eletto alla camera [...] apr. 1865) divenendo il 17º presidente degli USA. Di Lincoln adottò la politica di pacificazione; contrario alla politica radicale dei repubblicani, ebbe contrasti con il Congresso; messo in stato di accusa per aver destituito il segretario di stato ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] lotta antifascista e fu, per il partito liberale, membro della Consulta nazionale (1945-46); aderì successivamente al partito radicale collaborando assiduamente a Il Mondo. Nel 1952 gli fu assegnato il premio Einaudi per la filosofia dall'Accademia ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.