Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] , volitive) e la sua oggettiva e inalienabile dignità. L’essere p., in tal senso, è una condizione ontologica radicale, caratterizzata dall’uni-totalità corpo-spirito: ogni essere umano è p. dall’inizio dell’esistenza corporea (la fecondazione ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] personale, non è possibile sottrarsi né con il pentimento né con un mero sacrificio di espiazione, ma solo con una morte radicale a esso e con un passaggio di signoria: sono la fede e il battesimo che operano questa decisiva trasposizione dalla sfera ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] Appellandosi al Sarpi riconosce nello stesso celibato ecclesiastico una misura dettata dalla sete di potere, ne dichiara, il radicale contrasto con le leggi di natura e conseguentemente l'antievangelicità, posto che Cristo era venuto non a distorcere ...
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FONZIO, Bartolomeo
Gigliola Fragnito
Figlio di Filippo, nacque a Venezia intorno al 1502. A nove anni entrò tra i minori conventuali, ottenendovi una solida formazione teologica e una compiuta educazione [...] e la convinzione della necessità e dell'urgenza di propagarlo in tutti gli strati sociali. Da quel momento il radicalismo e i toni socialmente eversivi del suo magistero lo fecero apparire agli occhi degli inquisitori come un pericoloso seguace dell ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] il "razionalismo filosofico", l'"anticurialismo", "la repubblica", "l'indipendenza", il socialismo, uomini impegnati nella democrazia radicale socialista, provenienti spesso dalla sua stessa esperienza spirituale quali M. Macchi, il più fedele di ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] in astratte discussioni scientifiche, improvvisamente sorda di fronte alla nuova ragione dei lumi, o impaurita dalla radicale spregiudicatezza di chi con rigorosa determinazione svolgeva fino alle ultime conseguenze la critica dell'autorità che essa ...
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CARRIERO (Cariero), Alessandro
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova nel 1546 da famiglia nobile, originaria di Monselice. Da cenni in sue opere si sa che ebbe un fratello, Bartolomeo. Sappiamo inoltre [...] ma un poema "di vera virtù christiana, recuperata da chi mal vivendo l'havea perduta" (p. 17r). Il C. giustifica il radicale mutamento d'opinioni affermando di avere scritto il Breve et ingenioso discorso…"perdilettare" (p. 9r), "persa la vista dell ...
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DELL'ISOLA (de Insula), Roffredo
Theo Kölzer
Abate di Montecassino e cardinale, apparteneva a una nobile famiglia che verso la metà del secolo XII teneva in feudo, dai signori di Aquino, Isola del Liri [...] favore del vesterarius.
La morte di Enrico VI, avvenuta il 28 sett. 1197, indusse il D. a un cambiamento radicale della sua politica. Se fino ad allora si era adoperato zelantemente per gli interessi imperiali, ora divenne un sostenitore altrettanto ...
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] il foco, l'humido il secco la morte la vita, il bene il male..." (p. 13). A tale radicale contrapposizione induceva l'opposto fondamento, materialistico e spiritualistico delle antiche religioni e di quella cristiana, con la necessaria conseguenza di ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] offre un quadro di comportamenti, di percezioni sensoriali, di motilità evocativa e simbolica indicanti l'esperienza d'una radicale alterità, passando dalla dimensione umana ordinata a una opposta, caotica. L'esorcista opera con tecniche volte a ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.