BUZZETTI, Vincenzo
Sandro Fontana
Nato a Piacenza il 26 marzo 1777, entrò (1793) nel collegio Alberoni, ove restò fino al 1798, quando, da poco studente in teologia, i medici lo costrinsero ad abbandonare [...] è da lui chiamata la filosofia di s. Tommaso) fosse una conseguenza diretta d'una preoccupazione più vasta e radicale: porre un argine solido alla diffusione nella Chiesa del pensiero rivoluzionario per impedire, in maniera definitiva, l'attuarsi di ...
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220 d.C.) e nel periodo che va dal 3° al 6° sec., si presenta come sistema di dottrina e prassi volto al conseguimento dell’immortalità individuale mediante una graduale presa di possesso del proprio organismo [...] sostanzialmente con quelle di tutte le mistiche: all’inizio si ha una ‘rottura’ dell’equilibrio profano che provoca un radicale cambiamento di tutto l’individuo. Con questo distacco ha inizio l’itinerario ascetico vero e proprio, che si manifesta ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] cui li affronta con cosciente chiarezza e coerenza logica, formula anche, già con Eraclito e Senofane, la critica radicale della religione politeistica tradizionale; pur conoscendo varie forme di ateismo e di polemica antireligiosa (Diagora, Crizia ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] negli Stati Uniti (T. J. Altizer, W. Hamilton, G. Vahanian, P. van Buren) e in Germania (D. Sölle). Questa nuova radical theology parte dal principio che nel nostro tempo il cristiano può certo parlare di Dio; il contenuto della buona novella sarà ...
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CENTANI (Centanni, Zantani, Zantanni, Zentani; erroneamente: Zantinus), Andrea
Valerio Marchetti
Proveniente da una ragguardevole famiglia patrizia veneziana, che nei Diari del Sanuto viene sempre indicata [...] dei gruppi filoprotestanti moderati. Di particolare importanza, ai fini di una migliore comprensione della "svolta" ideologica in senso radicale, è la scoperta della traccia dell'amicizia con il medico Girolamo Donzellino, di cui il C. frequentava la ...
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Savonarola, Girolamo
Antonio Menniti Ippolito
Il predicatore dell’austerità
Frate predicatore con fama di profeta, Girolamo Savonarola alla fine del 15° secolo progettò di riformare la Chiesa e di moralizzare [...] successo. Condannava con vigore l’atteggiamento della Chiesa, ne chiedeva la condanna per i suoi peccati e ne auspicava la radicale riforma. Nel 1492 profetizzò l’arrivo di un nuovo Ciro che sarebbe disceso da oltralpe per compiere la vendetta divina ...
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SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] per il Plateau Beaubourg (1971), nel quale prevale l'opzione strutturista. Il progetto chiave che determina l'abbandono di posizioni radicali da parte di S. è però quello per Coldspring New Town a Baltimora (1971), redatto con un gruppo di consulenti ...
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Jonas, Hans
Antonio Rainone
Storico delle religioni e filosofo tedesco, di famiglia ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Mönchengladbach (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 10 maggio 1903, [...]
Sul piano teoretico la riflessione di J. è stata fortemente condizionata dal suo interesse per le dottrine gnostiche; il radicale dualismo tra spirito e materia che anima lo gnosticismo, ma anche gran parte della filosofia occidentale, ha costituito ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] di allestire i preparativi, proprio quei sovrani nei quali Piccolomini aveva riposto le sue più vive speranze manifestarono un radicale distacco da lui. Filippo di Borgogna, anziano e malato, colse il pretesto fornito da alcuni rovesci subiti dai ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] nazionali europei (P.E. Schramm e E. Kantorowicz). Gli otto secoli e mezzo del papato medievale hanno visto una trasformazione radicale dell'estensione e della continuità d'esercizio - se non del fondamento, che è rimasto in sostanza lo stesso - del ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.