Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] cui coppie sono formate attraverso prefissazione (krest imperfettivo / ukrest perfettivo «rubare»), suffissazione dell’elemento radicale (dat imperfettivo / davat perfettivo «dare»), oppure con elementi suppletivi (mečat imperfettivo / vrč perfettivo ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa settentrionale; confina a N con l’Estonia, a E e SE con la Russia e la Bielorussia, a S con la Lituania, mentre a O si affaccia per circa 500 km al Mar Baltico, che vi forma il Golfo [...] nazionale compromessa dal pesante tentativo di russificazione messo in atto dall’URSS. Il prevalere di un nazionalismo radicale condusse a gravi misure discriminatorie nei confronti delle minoranze slave e a crescenti tensioni non solo con la ...
Leggi Tutto
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] nel 1925 dal dittatore P. de Rivera. Caduto il regime di de Rivera, l’ascesa del nazionalismo repubblicano e radicale trovò espressione nella Esquerra republicana de Catalunya, che, vinte le elezioni nell’aprile 1931, proclamò la Repubblica catalana ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] il sì dei democristiani, l'astensione di PCI, PSI, PRI, PSDI, PLI e il voto contrario dei soli missini, radicali e demoproletari. Situazione anomala e di estrema debolezza, ma che comunque consentiva di rimandare lo scioglimento del nodo fondamentale ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] una memoria intitolata Roma e l’avvenire della lingua italiana.
Ma chi mosse al progetto manzoniano le critiche più radicali, frutto di una sensibilità scientifica per l’evoluzione e l’assetto delle lingue, fu appunto un grande linguista, Graziadio ...
Leggi Tutto
MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] pari a 250.000 scudi). Per contro, nonostante fosse sollecitata da alcuni deputati, il M. non ritenne praticabile una radicale riforma monetaria, centrata sulla creazione di una banca nazionale. Su questioni come il bilancio preventivo per il 1849, l ...
Leggi Tutto
semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] ricondotta come agli inizi della grammatica generativa a una stretta rappresentazione sintattica, mentre gli aspetti semantici ne vanno radicalmente distinti.
Alla fine degli anni 1970 si è sviluppato un nuovo indirizzo di studi, la s. cognitiva, in ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] dei Latini, m. circa 923), il solo che abbia fatto valere esigenze di pura razionalità non conciliate, anzi radicalmente contrapposte alla rivelazione islamica e a ogni altra religione rivelata: il suo pensiero può dirsi una forma di platonismo ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] strumentazione linguistica e formale che presiede alla produzione dei testi, pur essendo disponibile a trasformazioni incessanti e violazioni radicali. I g. di cui è considerata significativa non la semplice presenza di temi o motivi, come tali ...
Leggi Tutto
Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] e quello. L'imperfetto ind. ha di solito una forma unica, ma in alcuni verbi forti il sing. e il plur. hanno vocali radicali diverse. Solo in poesia si usa ancora l'antica desinenza -st della 2ª pers. sing. pres. e imperf.; e ha sapore arcaico la ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.