BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] restando il fatto che il necessario rinnovamento della nostra letteratura doveva essere attuato senza alcun distacco radicale dalla tradizione nazionale. Ciò non gli impedì tuttavia di avvicinarsi alle poetiche romantiche, dichiarandosi contrario al ...
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FERRETTI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Torino il 20 ott. 1885 da Alessandro e da Clone Rossi. Laureatosi in lettere e filosofia a soli vent'anni, iniziò l'insegnamento nel 1907. Dal '12 al [...] al F. carissimo, Pietro Giordani, che ebbe la vocazione nobilissima di guidare i giovani e che già sognava un rinnovamento radicale della prosa italiana.
Nel '37 il F. pubblicò a Bari le Lettere di Pietro Giordani, in due volumi, fonte inesauribile ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Piero Treves
Nacque in Como, da Giambattista, agiato negoziante, e da Maria Bossi, di Balerna nel Canton Ticino, nel luglio 1803; e dalla madre religiosissima fu avviato, dopo la [...] scrittura assai più importante, è la Lettera su la Storia romana di T. Mommsen (Como 1869). Qui, differenziandosi radicalmente dall'antimommsenismo accademico-nazionalistico della coeva critica italiana, cui pur cedette nel programma d'un suo non mai ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] civilizzata (spontaneità che R. nel primo discorso vede rappresentata nelle città-stato dell'antica Grecia). Di qui la tesi radicale che "le nostre anime si sono corrotte nella misura in cui le nostre scienze, le nostre arti hanno progredito verso ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] aventi la medesima forma grammaticale (sembrava : rimembrava), mentre la r. derivativa o derivata si basa sull’identità del radicale (strugge : distrugge; attendi : intendi).
Se i suoni che costituiscono la r. sono suddivisi in più parole (per es ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] , o rimaste a lungo inedite, dimostrano che D., nell'imminenza della Rivoluzione, diventò sempre più realisticamente democratico, radicale e antimonarchico. Una nuova esposizione del proprio pensiero fu data da D. in scritti polemici, che restarono ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] rottura con il De Sanctis, ritenuto a torto responsabile di un suo insuccesso amoroso, ma dal quale lo divideva ormai un radicale dissenso politico. Nei mesi di febbraio e marzo del 1866 l'I. tenne un corso di estetica all'Università di Napoli ...
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DEL RICCIO BALDI, Pietro (Crinitus Petrus)
Roberto Ricciardi
Nacque a Firenze il 22 maggio 1474 da Bartolomeo e Lisa di Beltramone Tosinghi, ed ebbe come secondo nome Domenico. secondo quanto risulta [...] , che il Poliziano aveva già preparato per le stampe, l'edizione del D. e del Sarti rappresenta un radicale rimaneggiamento del testo originario, suggerito da considerazioni storico-politiche e dai timori per la precaria e instabile situazione di ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] il F. si era già stabilito a Milano: nel 1854, infatti, fruendo dell'amnistia (dopo l'Unità un giornale radicale lo avrebbe accusato di essere stato al servizio dell'Austria) era rientrato in Lombardia, dove, pur nominato direttore artistico e ...
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Omero
Emanuele Lelli
Il leggendario cantore
Dall’età classica, passando per il Medioevo e il Rinascimento e arrivando all’Età moderna e contemporanea, Omero è considerato il più grande poeta della [...] francese, François Hédelin abate D’Aubignac, e il filosofo italiano Giambattista Vico, infatti, arrivano indipendentemente a formulare un’ipotesi radicale: per loro i due poemi sono il frutto del lungo lavoro di anonimi cantori greci, e non di un ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.