Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] come l’oggetto dell’a. che, attraendo, muove senza muoversi: donde il concetto di Dio come motore immobile. Un radicale capovolgimento si ha nella concezione cristiana dell’a. come attributo fondamentale della divinità, che ama gli uomini, si fa uomo ...
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SCARPELLI, Uberto
Gaetano Carcaterra
Filosofo del diritto e della morale, nato a Vicenza il 9 febbraio 1924, morto a Milano il 16 luglio 1993. Ha insegnato nelle università di Perugia, Pavia, Torino [...] la loro ultima espressione: il criterio di significanza che esige il riferimento alla funzione del linguaggio e ai fatti, la radicale distinzione fra questi e i valori, la relatività delle premesse ultime di ogni presa di posizione teoretica o etica ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] in sottili notazioni psicologiche e rapide quanto penetranti considerazioni storico-politiche, C. ha espresso un radicale atteggiamento antispeculativo, un profondo pessimismo sulla condizione umana e un cupo nichilismo nei confronti dei valori ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] colloca la sua prima crisi spirituale che investe il campo delle dottrine filosofiche acquisite: un radicale atteggiamento antiperipatetico lo avrebbe indotto a formarsi un sistema eclettico platonico-pitagorico e meccanicistico-materialistico, quest ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] , 1983, p. 7), il codice vaticano in cui è conservata la Quaestio reca tre testi legati all'elaborazione dell'averroismo radicale e un'opera del magister Antonio da Parma, medico e filosofo naturale. A ciò si aggiunga che il terzo manoscritto della ...
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Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] (1751-64) e successivamente nell'univ. di Glasgow (1764-81). Nel corso dei suoi studi R. sviluppò una critica radicale delle teorie della conoscenza precedenti, sia di tipo lockiano, berkeleiano e humiano, sia di tipo cartesiano, rifiutando in modo ...
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Pensatore politico e riformatore sociale (Besançon 1772 - Parigi 1837), uno dei principali esponenti del socialismo utopistico. Nato da una famiglia di commercianti, nonostante la sua avversione per lo [...] frode, dalla menzogna e dall'ipocrisia. Collocandosi per certi aspetti sulla scia di Rousseau, F. completa questa sua radicale critica della nuova civiltà con un vasto progetto di ricostruzione sociale fondato sul "principio di attrazione" e sulla ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] in una vera e propria difesa di Kant, anche se di un Kant molto più vicino a Hume, per una radicale revisione del significato dell'a priori spogliato di ogni irrigidimento assolutizzante (‟il pensiero è necessario per poter capire il dato empirico ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] a Reggio di Calabria per la lista democratica e nel 1913 alle politiche nel collegio di Serra San Bruno per il Partito radicale, non fueletto. Nel 1914 uscì ternato nel concorso bandito dall'università di Parma e l'anno successivo fu chiamato dall ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] storicistica, distinta da quella dello s. tedesco, in cui tutta la realtà è concepita come storia, nel senso di un radicale immanentismo. Per l’insistenza sul legame tra i valori e la situazione storica in cui essi emergono e si realizzano, lo ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.