Fenomenologo tedesco (Francoforte sul M. 1880 - Seal Harbor, Maine, 1937). Discepolo di H. Lipps e di H. Wundt in psicologia e di E. Husserl in filosofia, collaborò con quest'ultimo allo Jahrbuch für Philosophie [...] der Euklidischen Geometrie, 1924; Die Wirklichkeit der Wissenschaften und die Metaphysik, 1930) una posizione di empirismo radicale e l'esigenza di considerare l'analisi fenomenologica come una rigorosa riduzione dei fenomeni alla loro struttura ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio filosofico, termine introdotto dagli Stoici per indicare, in contrapposizione alla ‘definizione’, un discorso riferito all’individualità della cosa di cui coglierebbe i caratteri accidentali. [...] e solo le d. determinano il loro referente qualitativamente, ossia mediante le proprietà che tale referente ha, il rapporto è di radicale differenza; per un’altra corrente che si richiama a G. Frege, secondo cui i nomi hanno un loro significato e ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] e Kant, ha preteso di individuare i fondamenti della conoscenza, dell'etica e della politica. Sostenitore di un radicale antifondazionalismo in cui confluiscono la riflessione dell'ultimo Wittgenstein, il pragmatismo di Dewey e di Heidegger e Gadamer ...
Leggi Tutto
Filosofo (Lublino 1859 - Parigi 1933). Studiò chimica con R. Bunsen. Nel 1880 si trasferì a Parigi e dopo la prima guerra mondiale prese la cittadinanza francese. Influenzato dagli scritti e dalle teorie [...] è ricondotto (in maniera più o meno completa) all'antecedente. Ma M. rileva nella ricerca scientifica un'esigenza più radicale: al di là dei tentativi di risolvere il dato quantitativo in rapporti matematici, al di là delle concezioni "legalistiche ...
Leggi Tutto
Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] dell'esistenza già presenti in essa. Questa tesi è stata rifiutata peraltro da quanti vedono nella condizione postmoderna una rottura radicale rispetto alla modernità. Nella misura in cui vi è una stretta correlazione tra m. e capitalismo, la tesi di ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] (Ad Roberti Whyttii nuperum scriptum apologia, 1763) di un dialogo in larga misura fra sordi, a causa della radicale divergenza di principî che articolava le teorie da entrambe le parti.
Alle aporie del micromeccanicismo Whytt contrapponeva un active ...
Leggi Tutto
Ideologo del socialismo utopistico (Magdeburgo 1808 - New York 1871). Di mestiere sarto, attivo nell'emigrazione degli artigiani tedeschi in Francia, pubblicò a Parigi il suo primo scritto, Die Menschheit [...] forma poetica al suo comunismo egualitario, influenzato dai socialisti francesi, ma ispirato a una visione religiosa di evangelismo radicale. Al momento della trasformazione della Lega dei giusti in Lega dei comunisti, quando Marx ed Engels erano ...
Leggi Tutto
Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] avevano trovato ampio spazio nella cultura medievale e rinascimentale. Tra Settecento e Ottocento si ha invece una svolta radicale con la nascita delle prime istituzioni psichiatriche nella quali la follia viene controllata in modo medico, per così ...
Leggi Tutto
Personalismo
Jean-Marie Domenach
di Jean-Marie Domenach
Personalismo
sommario: 1. Origine e significati. 2. Mounier ed ‟Esprit". 3. Una crisi di civiltà. 4. Oltre il marxismo. 5. La rivolta della povertà. [...] Vi è dramma, come vi è storia, solo per una coscienza singola, e l'esito, per ciascuno di noi, è radicalmente incerto, mentre la lettura del movimento collettivo al quale le nostre decisioni sono strettamente legate avviene solo nell'oscurità e nella ...
Leggi Tutto
Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] e sul decostruzionismo. La sua riflessione, sviluppando il problema heideggeriano della "differenza ontologica", ha proposto una critica radicale della metafisica e del postulato di una gerarchia fondante di significati (pensiero e verità, ragione e ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.