Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] e occupante interamente lo spazio, e sostanza pensante, la res cogitans, inestesa, indivisibile e fuori dello spazio. In questo radicale dualismo di spirito e materia il c. non si presenta più come strumento dell’anima, ma come realtà autonoma ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] discorso necessario sul divino e sulle verità della fede partendo dal dato naturale, è sottoposta abbastanza presto a una radicale analisi critica dal francescano Giovanni Duns Scoto, il quale si contrappose alla filosofia di Tommaso anche su altri ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] il carattere di volontà di potenza; anche Nietzsche però rientra nella storia della metafisica poiché non è stato abbastanza radicale nella sua critica della metafisica, in quanto ha ancora pensato in termini di "valori", auspicando con il "superuomo ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] ricondotta come agli inizi della grammatica generativa a una stretta rappresentazione sintattica, mentre gli aspetti semantici ne vanno radicalmente distinti.
Alla fine degli anni 1970 si è sviluppato un nuovo indirizzo di studi, la s. cognitiva, in ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] degli anni Trenta un importante ciclo di lezioni pubblicato postumo), considerata come lo sviluppo coerente e sempre più radicale della "filosofia negativa"; tale è la filosofia fondata puramente sulla logica e sulla dimostrazione (di cui la forma ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] delle virtù e nella remissione dei peccati. Alla concezione di Baio si ricollega quella di Giansenio, che pone una distinzione radicale tra la natura umana prima e dopo il peccato originale: prima che Adamo peccasse l’uomo aveva il libero arbitrio e ...
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Futuro
Wendell Bell
Introduzione
L'espressione 'astronave Terra' è divenuta oggi una metafora efficace e familiare, che evoca l'immagine degli abitanti del nostro pianeta proiettati tutti insieme nello [...] un significativo spostamento dallo spazio al tempo. Il contesto tipico della società ideale subisce un mutamento radicale, passando da una diversa collocazione spaziale a una diversa collocazione temporale: da un luogo geograficamente distante ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] di tali scritti si apre con il De seculo et religione del 1381-82, una difesa della vita religiosa ancor più radicale del De otio religioso di Petrarca (Witt 1983, p. 199). Nel 1382, inoltre, Salutati iniziò a lavorare all’imponente studio sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] altro e non sempre in buona fede, la sua posizione dottrinale che si era sempre tenuta lontana tanto dall’aristotelismo radicale quanto dal neoagostinismo che costituiva il nucleo forte della facoltà di Teologia. Come provano, del resto, sia il De ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] si tratta solo di sterili logomachie (p. 235).
Le conclusioni cui arriva sono quindi quelle di un soggettivismo radicale, che per certi versi anticipava la stagione prossima dell'etica neopositivistica ed emotivistica. Come scriveva: "La universalità ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.