Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] essa è interamente basata. Già avanzata da K.R. Popper e da W.V.O. Quine, tale obiezione è stata argomentata nel modo più radicale, tra la fine degli anni 1950 e i primi anni 1960, da vari filosofi della scienza (S. Toulmin, N.R. Hanson, T. Kuhn, P ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] nelle classi, arbitrariamente determinate da ogni lingua, corrispondenti al 'significante' e al 'significato'. L'arbitrarietà 'radicale' dei sistemi linguistici, mentre rappresenta il modo in cui le diverse lingue giungono a strutturare la 'nebulosa ...
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LOGICA POLIVALENTE
Claudio Pizzi
Viene chiamata polivalente qualunque logica che risulti completa rispetto a semantiche che ammettono più valori dei due valori di verità standard (di solito identificati [...] falso. Per un altro verso la cosiddetta logica ''sfumata'' (fuzzy logic) di L. Zadeh (1975) costituisce un approccio molto più radicale in quanto basato sull'idea di insieme sfumato: il grado di appartenenza a un insieme è espresso da un numero reale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] (p. 61), Vico respinge la tesi della derivazione egizia e caldaica del monoteismo biblico; al tempo stesso, sottolineando il loro radicale isolamento, esclude l’influenza in senso opposto ancora ammessa nella Scienza nuova del 1725 e su cui si basava ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] , nonché fra i medici della scuola di Erofilo. L'istituzione del Museo e della biblioteca di Alessandria non era un'innovazione radicale prodotta dai primi Tolomei; il culto delle Muse è attestato già per le scuole filosofiche di Atene nel IV sec. a ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] di ispirazione religiosa, l'idea della possibilità di scegliere in qualche modo la fine della propria vita. Lo sviluppo più radicale di tale questione ha condotto ad asserire la piena disponibilità della propria vita, un'idea che pone il problema del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...]
Qui si tocca il legame tra libertà e «virtù», che Machiavelli vede operante nei popoli antichi e che gli appare radicalmente caduto nel mondo contemporaneo per responsabilità del cristianesimo, la cui morale, nel volere che «tu sia atto a patire più ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] . Tale sviluppo si basa sul dubbio riguardo agli enunciati dell'autocoscienza (come afferma Nietzsche: ‟è necessario dubitare più radicalmente"). Ma il risultato di questo dubbio in Nietzsche è una modificazione del senso della verità in generale per ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] , in versione corretta, in Theories of ethics, a cura di P. Foot, Oxford 1967) aveva riproposto una forma radicale di utilitarismo dell'atto, rivalutando l'edonismo, che gran parte delle riforme dell'utilitarismo avevano cercato di censurare. Negava ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] Wachter, 1997). Tuttavia, si può affermare che la premessa dell'individualismo gioca un ruolo maggiore nel recente, radicale cambiamento della disposizione del mondo occidentale nei confronti della morte e del morire.
Eutanasia attiva e passiva
Da ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.