GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] neogotici nelle remote regioni dell'America settentrionale e dell'Australasia, ma finì per soccombere di fronte al più radicale richiamo del movimento moderno; comunque, prima del mutare della corrente, una vivida impressione del G. si era imposta ...
Leggi Tutto
SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] , dopo una fase transitoria, nella quale le tradizioni antiche sopravvivono indebolendosi a poco a poco, si assiste ad una rottura radicale con il passato nel corso del VI e del VII secolo. Ciò non impedisce che l'arte bizantina conservi sempre ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] L'accento è dunque sull'angoscia, su quella che W. H. Auden ha chiamato l'‟età dell'ansia". ‟Tale è la situazione radicale dell'artista moderno - scrive il Gioanola sulle orme di Heidegger -: ha dichiarato il fallimento di tutto ciò che fa parte del ...
Leggi Tutto
Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] zecche di Roma e di Ostia ripropongono l’iconografia inventata due anni prima a Treviri sottoponendola a un radicale rinnovamento stilistico in senso classicista, che mantiene la potente concentrazione dello sguardo, tipica dei ritratti di III secolo ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino. Costantinopoli
Enrico Zanini
Michael Rogers
Maria Antonietta Marino
Costantinopoli
La città (gr. Βυζάντιον, Κονσταντινούπολις; turco [...] ridosso delle mura sorge anche la chiesa del Salvatore in Chora, il cui originario impianto del XII secolo venne radicalmente trasformato e ampliato su commissione del gran logoteta Teodoro Metochite, uno dei più alti dignitari della corte paleologa ...
Leggi Tutto
Vedi EGINA dell'anno: 1960 - 1994
EGINA (Αἴγινα, Aegīna)
B. Conticello
Isola della Grecia, posta nel Golfo Saronico, a metà strada fra l'Attica, Corinto e l'Argolide. Parzialmente di origine vulcanica, [...] con le Cicladi e con la Grecia meridionale.
Verso il 2000 a. C., compare la cosiddetta ceramica minia, e si ha un radicale mutamento nella decorazione dei vasi; verso la metà del II millennio a. C. si ha un notevole incremento delle importazioni di ...
Leggi Tutto
Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] Giulî, secondo lo schema, attualmente riconosciuto come rodio, della Afrodite di Arles, di Milo, ecc. Vespasiano nel radicale rimodernamento della piazza trasformò la statua ribattezzandola in Vittoria. Per rendere chiara la trasformazione le furono ...
Leggi Tutto
Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] d'argento: ecco un'altra espressione di questo eccesso, di questa sproporzione tra mezzi e fini. Il rifiuto deliberato e radicale della funzionalità pur senza rinunciare alla ‛funzione': un piatto, un lampadario, un letto, ma un piatto troppo ornato ...
Leggi Tutto
MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] importate dall'Italia settentrionale con l'architettura romana.
La realizzazione della facciata fu l'ultimo atto di un radicale intervento di instauratio della struttura più antica, già avviato a partire dal 1588 per volere del cardinale di ...
Leggi Tutto
Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] si affermò un restauro fatto di completamenti in stile di intere parti e fasi degli edifici e dei complessi. La radicale applicazione di questa tendenza anche nel resto d'Europa, soprattutto in Germania e Inghilterra, diede luogo ad abusi ed eccessi ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.