Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] radicale che si incurva su sé stesso, finché le cellule batteriche entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi ...
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Insieme dei processi vitali interni delle piante che si svolgono anche quando le manifestazioni esteriori sono sospese nei periodi di riposo. Hanno particolare importanza i fenomeni di assorbimento radicale [...] di sostanze nutritive che hanno luogo in alcune piante (per es. grano) anche a temperature vicine a 0 °C, e che spiegano la pratica delle nitratazioni invernali. L’assorbimento di nitrati in inverno e ...
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. Con tal nome ("galla della corona", o anche con quello di plant cancer) furono descritte dai fitopatologi nord-americani le più o meno vistose iperplasie del colletto radicale, erbacee, e talora nascenti [...] tumefaciens, e che alcuni cercano d'assimilare ai tumori umani. Tali manifestazioni patologiche sono note anche in Italia, specie sul colletto radicale del pesco.
Bibl.: E. F. Smith, An introduction to Bacterial Diseases of Plants, 1920, pp. 413-472. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scritta in un periodo di mutamento radicale nel linguaggio musicale con l’affermazione [...] dello stile monodico e concertato e delle forme del teatro musicale, la Barca di Venezia per Padova di Adriano Banchieri rappresenta un interessante tentativo di conciliare la polifonia madrigalistica ...
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Wicksell, Knut
Economista svedese (Stoccolma 1851 - Stocksund 1926). Laureatosi in filosofia e matematica a Uppsala, insegnò economia nell’Università di Lund (1900-16). Di sensibilità liberale e radicale, [...] professò un marcato riformismo sociale, attirando su di sé l’ostilità degli accademici più conservatori. Si occupò di filosofia sociale e, in campo economico, fu seguace dell’approccio marginalista, che ...
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Industriale e uomo politico svizzero (n. Pfeffikon 1941). Tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà dei Duemila è stato protagonista in politica. Esponente del Partito liberale radicale, è stato membro [...] del Consiglio nazionale (1983-87) e di quello degli Stati (1987-89), nonché consigliere federale (1989-2003). Presidente della Confederazione nel 1995 e nel 2002, ha guidato i ministeri della Difesa (1989-95) ...
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BRUNICARDI, Adolfo
Bruno Anatra
Nacque a Bagni di Lucca il 4 ott. 1851 da Pellegrino e Marianna Tomeoni. Laureatosi in ingegneria, compì la sua formazione politica nell'ambiente radicale fiorentino [...] , Casalbordino 1903, pp. 65, 123 5.; F. Papafava, Dieci anni di vita italiana (1899-1909), Bari 1913, p. 363; L'Italia radicale. Carteggi di F. Cavallotti (1867-1898), a cura di L. Delle Nogare e S. Merli, Milano 1959, ad Indicem; V.Pareto, Lettere ...
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Uomo macchina, L' (L'homme machine)
Uomo macchina, L’
(L’homme machine) Opera (1747) di J.O. de La Mettrie, pubblicata anonima a Leida. A causa del radicale materialismo meccanicista sostenuto dall’autore, [...] lo scritto suscitò grande scandalo e spinse La Mettrie, già costretto ad abbandonare la Francia, a rifugiarsi a Berlino, presso la corte di Federico di Prussia. Il titolo dell’opera si richiama polemicamente ...
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POLANYI, Karl
Domenico Musti
Sociologo e antropologo, nato a Vienna il 25 ottobre 1886, morto il 23 aprile 1964. Di origine ungherese, cresciuto nell'ambiente della borghesia radicale di Budapest, risentì [...] nella sua formazione del clima aperto e ricco di stimoli della cultura centroeuropea. Sensibile alle suggestioni dell'empiriocriticismo e inoltre, in politica, di tendenza socialdemocratica, non mancò ...
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Chirurgo ortopedico (Sormano 1849 - Milano 1901). Svolse la sua attività a Milano, prevalentemente alla direzione dell'Istituto dei rachitici. Fu il primo a sperimentare su larga scala il trattamento radicale [...] incruento della lussazione congenita dell'anca e fornì fondamentali contributi alla tecnica di raddrizzamento forzato del ginocchio valgo. Nel 1884 fondò con F. Margary l'Archivio di ortopedia e nel 1891 ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.