Astronomia
F. astronomico Apparecchiatura utilizzata per misurare il flusso luminoso proveniente da sorgenti celesti, montata normalmente nel piano focale di un telescopio astronomico. A differenza della [...] immagini, il f. misura solo la quantità totale di radiazione proveniente da una limitata regione di cielo (campo di vista utilizzati sono quelli di Johnson-Morgan (detto UBV) per l’UV e il visibile di Johnson per l’IR, e il sistema a 5 colori (I,R ...
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Strumento ottico consistente in un mezzo trasparente fissato a un sostegno, detto montatura, che lo mantiene in posizione opportuna dinanzi agli occhi. Può servire a compensare i difetti di rifrazione [...] (lenti da o.), oppure a proteggere gli occhi dall’azione nociva di radiazioni o di agenti meccanici esterni (o. protettivi; fig. B e D): questa, dopo accelerazione e intensificazione, in un’immagine nel visibile.
Tipi di lenti
Le lenti da o. (dette ...
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effètto sèrra Fenomeno che si produce allorché un certo mezzo (per es., il vetro con cui sono fatti i tetti delle serre) risulta trasparente alle componenti di breve lunghezza d’onda dello spettro della [...] spostato verso l’infrarosso. I componenti dell’atmosfera sono abbastanza trasparenti alle radiazioni nella banda del visibile (quindi alla radiazione solare incidente), mentre presentano bande di forte assorbimento sull’infrarosso, ovvero nel ...
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Grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo (➔) si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione (v. fig.).
La teoria [...] era di ~109 K. Misure attuali sulla densità della materia visibile forniscono N≃10–7 particelle cm–3. Per la conservazione del effetti che l’Universo è pervaso da un campo di radiazione quasi isotropo, con spettro di corpo nero e temperatura T ...
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Fisica
coerenza Fenomeni ottici di c. Manifestazione, nel visibile, delle correlazioni fra le fluttuazioni associate con ogni campo elettromagnetico, che possono essere viste come fluttuazioni istantanee [...] centrale; si dice in questi casi che la radiazione è quasi-monocromatica. La ragione della non totale c. di un campo ottico, cioè di un campo elettromagnetico le cui frequenze cadono nel visibile, risiede nel processo stesso di emissione da parte ...
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Branca della spettrofotometria che si occupa dell’assorbimento di luce da parte delle sostanze nel campo del visibile. I principi dell’analisi sono i medesimi e si basano sul fatto che ogni sostanza presenta [...] d’onda. Solitamente la c. è utilizzata nell’analisi quantitativa e consiste nella misura dell’assorbimento di una radiazione nel visibile. Tale assorbimento, fissata la lunghezza d’onda e per una data sostanza, è funzione della concentrazione. Dal ...
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Fisica
Si definisce b. la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, nonché la luce stessa. Benché di tale luce non si possa dare una precisa definizione, si può dire che [...] luce b. ha uno spettro ampio, estendendosi da un estremo all’altro della gamma delle radiazionivisibili: di qui l’uso, in fisica, di chiamare b. ogni radiazione, di qualsiasi natura, che occupi uno spettro di frequenza abbastanza vasto. È noto come ...
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Dispositivo atto alla misurazione, diretta o indiretta, di elevate temperature. Per misurazioni grossolane si usano semplici indicatori di temperatura (detti anche piriscopi), fra i quali il p. ad argilla [...] temperature maggiori dello zero termodinamico. Le leggi che regolano le radiazioni sono la legge di Stefan-Boltzmann e le leggi di ; alla temperatura di un migliaio di gradi centigradi diventa apprezzabile la potenza emessa nel campo del visibile. ...
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UNIVERSO OSCURO.
Claudio Censori
– Materia oscura: evidenze e proprietà. Osservare l’invisibile. Metodi diretti di rilevazione. Metodi indiretti di rilevazione. Energia oscura: origine e natura. Accelerazione [...] o emettere nuove particelle. Anche in questo caso, poiché le radiazioni ad alta energia vengono emesse anche da molte altre fonti, tra base della sola presenza nei dintorni di materia ordinaria visibile. La mappatura, che proseguirà fino al 2018, ha ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] ); poi anche quelle ai sali d'argento ad immagine visibile; per la stabilità delle immagini e la fedeltà con cui 8-17 micron, colorati con coloranti basici. I rossi sono trasparenti alle radiazioni > 5600 Å, con un massimo per quelle > 6600 ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
visibile
viṡìbile agg. [dal lat. tardo visibĭlis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Che può essere visto: di lassù il promontorio è v. anche a occhio nudo, cioè senza l’ausilio di cannocchiali o strumenti ottici; astri v.,...