Avvocato, romanziere e regista cinematografico nato a Carcassonne il 3 febbraio 1909. Avvocato a Parigi e scrittore di una certa fama (premio Rabelais 1934; premio Cazes 1939), ha esordito nel cinema come [...] sceneggiatore finché, passato alla regia, ha diretto Pierre et Jean (1943), Le chanteur inconnut (1946), Les amants de Vérone (1949). S'è imposto regista coraggioso e impegnato con i successivi film: Justice ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] L'opera del mendicante di J. Gay (1990), Milanon Milanin (1994), sorta di antistoria di Milano e del suo cabaret; Rabelais, da Gargantua e Pantagruel (1995), Il circo di Paolo Rossi (1995), Romeo & Juliet-Serata di delirio organizzato (1999) in ...
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Attore e regista francese (Le Vésinet, Seine-et-Oise, 1910 - Parigi 1994). Fu essenzialmente uomo di teatro, divenne regista e primo attore della compagnia teatrale fondata nel 1946, con cui mise in scena [...] fourberies de Scapin (1949) di Molière; Cristophe Colomb (1952-53) e Tête d'or (1959) di Claudel; Rhinocéros di Ionesco (1960); Rabelais (1969) e Jarry sur la Butte (1970). Dal 1959 al 1968 tenne la direzione dell'Odéon-Théâtre e nel 1967 fondò il ...
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The Hunchback of Notre Dame
Antonio Faeti
(USA 1939, Notre Dame, bianco e nero, 115m); regia: William Dieterle; produzione: Pandro S. Berman per RKO; soggetto: dal romanzo Notre Dame de Paris di Victor [...] visiva molto in anticipo sulla vulgata bachtiniana che, negli anni Settanta, transiterà dal testo più famoso su Rabelais addirittura fino ai fumetti.
Il paradosso è peraltro irrinunciabile, anche perché, dalla piazza dove il ribaltamento carnevalesco ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] di M. Bachtin, Tvorcestvo Fransua Rable i narodnaja kul´tura srednevekov´ja i renessansa (trad. it. L'opera di Rabelais e la cultura popolare: riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale, 1979). Teoria e storia, ideologia e ...
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La grande bouffe
Mario Sesti
(Francia/Italia 1973, La grande abbuffata, colore, 123m); regia: Marco Ferreri; produzione: Vincent Malle per Mara Film/Capitolina Produzioni Cinematografiche/Films 66; [...] di Ultimo tango a Parigi). Se qualcosa lo ha trasformato in un classico, non è più la sferzata castigatoria del 'Rabelais negativo', ma la pena fredda, serena e inconfessabile di questa sorta di catari alimentari (di "anacoreti al contrario", come ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] voudras (1994), dedicato alle mangiate pantagrueliche che si svolgono nella provincia francese durante i festeggiamenti in onore di F. Rabelais. Con Touche pas la femme blanche (1974; Non toccare la donna bianca) affrontò il problema, da lui molto ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] in Europa: i critici inglesi paragonarono l'umorismo nonsensical dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e attuali. A partire dal terzo ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] a elaborare una teoria sul comico popolare all'interno dei suoi studi sul Medioevo e sullo scrittore François Rabelais. Bachtin individua un uso della comicità da parte delle classi subalterne profondamente diverso rispetto a quelli della classe ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...