Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] opera di Louis Hjelmslev, 1899-1965) sia dei linguaggi di programmazione tramite i quali vengono istruiti i computer.
Dall’opera di Rabelais a quella di Swift, sino agli esiti novecenteschi di Joyce e Borges, l’invenzione di idiomi in linea di fatto ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] di Hall, Chronicon Ecclesiae Collegiatae S. Petri Winpiensis, a cura di J.F. Schannat, Fulda-Leipzig 1724, pp. 57-64: 59; F. Rabelais, Pantagruel, in id., Oeuvres, a cura di F. Lefranc, III-IV, Paris 1922; Vasari, Le Vite, I, 1966, pp. 67-68; P ...
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Sport
Paolo Casini
Gaetano Bonetta
Nicola Porro
Lo sport può essere definito come un'attività tesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e anche come il complesso degli esercizi e [...] è un residuo raro l'italiano 'diporto'. Da questa locuzione, usata correntemente in Francia fino al Cinquecento, per es. da F. Rabelais, proviene l'inglese disport, usato da G. Chaucer e da J. Milton nel senso appunto di svago (la caccia, la pesca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La costituzione di un archivio del sapere e delle conoscenze umane prende forma nel mondo [...] of doctrine”. Questa stessa totalità del sapere come educazione completa viene descritta nel libro II del Gargantua et Pantagruel di Rabelais (1532, cap. 20), quando Thaumastes loda la cultura del giovane Pantagruel e dice: “mi ha dischiuso il vero ...
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RÉGNIER, Mathurin
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Chartres il 21 dicembre 1573, morto a Rouen nel 1613. Avviato prestissimo alla carriera ecclesiastica, rimase al servizio del cardinale F. de Joyeuse, [...] R. Il quale, fin dal suo tempo, aveva un sapore leggermente arcaico, che si rivela, ad es., nelle numerose reminiscenze del Rabelais; e in difesa dei poeti del Cinquecento, il R. criticò risolutamente le idee riformatrici del Malherbe nella satira IX ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] più ricco" (60). Uomo retto e saggio anche il conciliatore di liti Perrin Dendin, l'arbitro di buon senso che Rabelais contrappone all'avido e arruffone giudice Bridoye; un "uomo dabbene" sebbene non fosse un giurista, venerato in tutti i paesi ...
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The Hunchback of Notre Dame
Antonio Faeti
(USA 1939, Notre Dame, bianco e nero, 115m); regia: William Dieterle; produzione: Pandro S. Berman per RKO; soggetto: dal romanzo Notre Dame de Paris di Victor [...] visiva molto in anticipo sulla vulgata bachtiniana che, negli anni Settanta, transiterà dal testo più famoso su Rabelais addirittura fino ai fumetti.
Il paradosso è peraltro irrinunciabile, anche perché, dalla piazza dove il ribaltamento carnevalesco ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] Chateaubriand. Poésie et terreur (2003). I suoi esercizi d'interpretazione e di stile sono raccolti in Exercices de lecture. De Rabelais à Paul Valéry (2006). Nel 2001 ha ricevuto il premio Balzan per la storia e la critica letteraria del XVI secolo ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] patria di autorità come G. Boccaccio, P. Aretino, F. Pallavicino, G. Baffo; la seconda di una serie sterminata di cultori, da F. Rabelais a P. de Ronsard, da D.A.F. de Sade a H.G. de Mirabeau, fino alla straordinaria fioritura novecentesca, peraltro ...
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FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] Id., Aspetti del grottesco barocco: dal Tesauro a F., in Letter. barocca, Firenze 1961, pp. 95-139; Id., Un lettore barocco di Rabelais, ibid., pp. 141-162; E. Trinchero, Il "Parnaso" di F.F. F., in Paragone. Letteratura, XII (1961), 138, pp. 25-43 ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...