FREGOSO, Paolo Battista
Jean-François Dubost
Figlio di Antonio Gaspero e di Argenta (o Argentina) Doria fu, insieme con i tre fratelli Giulio, Girolamo e Ottavio, l'ultimo esponente del ramo principale [...] a cura di L. Galante, III, Paris 1867, pp. 369 s.; V, ibid. 1869, p. 41; VI, ibid. 1873, p. 159; F. Rabelais, La sciomachie des festins faits à Roma au palais de monseigneur révérendissime cardinal du Bellay pour l'heureuse naissance de mon seigneur ...
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ZUMBINI, Bonaventura
Fernando Figurelli
Letterato, nato a Pietrafitta (Cosenza) il 10 maggio 1836, morto a Bellavista presso Portici il 21 marzo 1916. Autodidatta, insegnò dapprima a Cosenza; nel 1868 [...] , e che riguardano il Milton, il Bunyan, il Byron, lo Shakespeare, il Fielding, il Klopstock, il Lessing, il Goethe, il Rabelais, ecc., furono compresi nel volume Studi di letterature straniere (ivi 1893) e in quello pubblicato postumo dall'Accademia ...
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Poeta e storico francese, nato a Poitiers il 30 gennaio 1476, ed ivi stesso morto dopo il 1550. Procuratore come il padre, si guadagnò la protezione della potente famiglia dei La Trémoille, dalla quale [...] cent cinq rondeaux, ecc.) non meno di cento mila versi; i quali, se gli meritarono allora l'elogio e l'amicizia del Rabelais, che giudicava i suoi scritti "tout doux et melliflues", è pur vero che son tutti prosaici, pesanti, verbosi.
Per gl'italiani ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, [...] e 1535) con i Turchi. All'interno instaurò l'assolutismo regio. Fu splendido mecenate, protettore di Leonardo, del Cellini, di Rabelais, di Erasmo, ed ebbe il titolo, oltre che di "re cavaliere", di "padre e restauratore delle arti e delle lettere ...
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Croce e la critica stilistica
Alfredo Stussi
Stilistica e linguistica
Tra la fine dell’Otto e l’inizio del Novecento la stilistica come educazione al bello stile viene riproposta in forme notevolmente [...] di un metodo, «Cultura neolatina», 1960, 20, p. 110).
Se si deve escludere, come pare certo, la monografia dedicata a François Rabelais, quale altro scritto attirò per la prima volta l’attenzione di Croce sul giovane, brillante e, come si vedrà ...
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Scrittore inglese, nato a Lindley (Leicestershire) l'8 febbraio 1576-7, morto a Oxford il 25 gennaio 1639-40. Di antica e distinta famiglia del contado, studiò a Oxford, e visse colà (a Christ Church, [...] che la mente dotta e bizzarra del Burton, vero helluo librorum, non era così eccezionale in tempi poco distanti da quelli del Rabelais e del Montaigne, in cui l'uso e l'abuso di centoni era corrente, né tanto peregrino parrà l'argomento a chi ...
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TURINI, Andrea
Stefano Tomassetti
– Nacque a Pescia, in provincia di Pistoia, nel 1473, secondo dei nove figli di Lionarda Orlandi e di Turino, membro di una ricca famiglia patrizia cresciuta nell’orbita [...] of Florence, New York-Oxford 1982 (trad. it. Pescia nel Rinascimento. All’ombra di Firenze, Pescia 1987, ad ind.); R. Cooper, Rabelais et l’Italie, Genève 1991, p. 30; Storia dell’Università di Pisa, I, 1343-1737, Pisa 1993, ad ind.; J. Shearman ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] di J. Caviceo, nella Philena di N. Franco. La Francia del Rinascimento ebbe il suo grande r. nel Gargantua et Pantagruel di F. Rabelais. Larga fortuna ebbe il romanzo di Apuleio, di cui l’Asino d’oro di A. Firenzuola è una versione assai libera; i ...
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Poeta satirico inglese, nacque nel 1612 presso Worcester, in Inghilterra. Era figlio di un fittavolo, e venne educato alla King's School di Worcester. Intorno al 1628 entrò al servizio di Elizabetta, contessa [...] .
Hudibras è un poema eroicomico, che deve molto all'epica classica ed ai satirici latini, e talora probabilmente anche a Rabelais, Skelton, alla Ship of Fools del Barclay; l'ispirazione diretta gli venne tuttavia dallo Scarron. Il nome deriva dallo ...
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RODARI, Gianni
Emanuele Trevi
Giornalista, pedagogista, scrittore per l'infanzia, nato a Omegna (Novara) il 23 ottobre 1920, morto a Roma il 14 aprile 1980. Conseguito il diploma magistrale nel 1937, [...] a dispetto dell'apparente semplicità, è la tendenza a disporre liberamente di un plurisecolare repertorio fantastico-fiabesco (da F. Rabelais ad H. Ch. Andersen, da G. Basile ai fratelli J. e W.K. Grimm), costantemente ibridato mediante accorti ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...