Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Ulrich von Hutten, Niccolò Copernico, Jan Kochanowksi, Guillaume Budé, Andrea Vesalio, William Harvey. Viaggiarono in Italia Rabelais e Montaigne, e vennero a perfezionarvisi Dürer, Rubens e Velázquez.
Sin dal Cinquecento il viaggio di formazione in ...
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MORSELLI, Guido
Valentina Fortichiari
– Nacque a Bologna il 15 agosto 1912, da Giovanni, imprenditore chimico e farmaceutico, e da Olga Vincenzi, figlia di uno degli avvocati più in vista della città.
Non [...] E certo molto da qui apprendiamo sui livres de chevet che non mancarono mai in casa: La Bruyère, Manzoni, Rabelais, La Rochefoucault, il prediletto Stendhal, Cervantes, Stevenson, Montaigne, Flaubert. Anche in questo caso, il «ragno», come Morselli ...
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MEDICI, Giovanni de'
Paola Volpini
Figlio naturale di Cosimo I, duca di Firenze poi granduca di Toscana, ed Eleonora Albizzi, nacque a Firenze il 13 maggio 1567. Fu legittimato dal padre, che gli assegnò [...] al volgare, erano presenti opere in greco, francese e tedesco. Conservava inoltre testi proibiti, come le opere di François Rabelais. Nel corso dei suoi lunghi soggiorni fuori d’Italia rivestì anche il ruolo di agente mediatore per la circolazione di ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] '400, di un'epoca cioè che - come ha detto Lucien Febvre (Le problème de l'incroyance au XVIe siècle. La religion de Rabelais, Paris 1942, p. 492) -"veut croire".
Ma se guardiamo alla sua opera, vi troviamo moltissime citazioni di autori sacri (cfr ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] , profusi copiosamente nelle loro opere.
Il fenomeno non è solo italiano ed è, ad es., ampiamente attestato nelle opere di F. Rabelais, di M. de Cervantes, di W. Shakespeare, così come ancor prima nei Racconti di Canterbury di G. Chaucer. A Francesco ...
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VIANI, Lorenzo
Chiara Ulivi
(Lorenzo Romolo Santi). – Nacque a Viareggio il 1° novembre 1882 da Rinaldo e da Emilia Ricci, che da Pieve di Santo Stefano (Lucca) si erano trasferiti sulla costa al seguito [...] e testi di ogni genere, da Dante, a Dostoevskij, Gor′kij, Senofonte, Boccioni, Giorgio Vasari, Max Stirner, François Rabelais, Benvenuto Cellini, Carlo Goldoni e così via, in una pantagruelica miscellanea di antico e moderno, popolare e dotto.
Nel ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] 376-382; L. Di Francia, Novellistica, Milano 1924, I, pp. 380-390; G. Peytavi de Faugères, Figures florentines d'autrefois: un Rabelais florentin, in Nouvelle Revue, 15 dic. 1937 - 1 febbr. 1938, p. 3; G. Pullini, Burle e facezie del '400, Pisa 1958 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Cinquecento si aprono nuovi spazi alle relazioni economiche e politiche [...] che assumerà sempre più chiaramente carattere nazionale, così da dar vita a una fioritura culturale che si orna dei nomi di Rabelais, di Ronsard e dei poeti della Pléiade, di Montaigne e dello stesso Bodin. Per capire questa tenuta della Francia come ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] . Brenot, C. Morrisson, La circulation du bronze en Césarienne occidentale à la fin du Ve siècle: la trouvaille de Rabelais-Ain Merane, Numismatica e antichità classiche, 1983, pp. 191-211; P. Grierson, M. Blackburn, Medieval European Coinage, I, The ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato dai contemporanei un eccellente scrittore di libri di viaggi e di avventure, [...] è una farsa deliberatamente sgangherata – cioè composta di schizzi e ritratti che si accavallano e che ricordano lo stile di Rabelais – nella quale è messa alla berlina la nozione stessa di fiducia che sarebbe alla base dell’etica e dello spirito ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...