COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] Tesauro ed il minore, ma non infimo, G. V. Imperiali. Questo per l'Italia; in Francia il successo fu enorme da Rabelais a La Fontaine e Nodier, e notevole pure in Inghilterra.
Rimane aperto il problema se il Polifilo debba assegnarsi a un Francesco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’età della Restaurazione inglese (1660-1700) s’impone, in campo letterario, il [...] 1960
Gli altri poeti satirici
Nell’ambito della satira non vanno trascurati il talento geniale, nella scia di Cervantes e Rabelais, di Samuel Butler, creatore di Hudibras; il motteggio acre e beffardo di Oldham; l’amaro pessimismo di Rochester cui si ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] così in modo sostanziale, anche se a livelli diversi, i medici umanisti di vari paesi europei, fra i quali F. Rabelais, L. Fuchs e S. Champier.
Il M. fornì un contributo essenziale allo sviluppo dell'umanesimo medico sul versante della filologia ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] , e una sua traduzione in francese (La bataille fantastique des roys Rodilardus et Croacus, Lyon 1559) venne attribuita a Rabelais (in La bataille fantastique des roys Rodilardus et Croacus. Avec une notice bibliographique par M. P. L. [Paul Lacroix ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento giungono a piena maturazione i frutti del lungo e laborioso [...] l’attendibilità del testo debba essere preliminare a ogni conoscenza. In Francia Guillaume Budé, amico di Erasmo da Rotterdam, di Rabelais e di Thomas More, e uno dei più grandi grecisti del secolo, elabora un metodo critico rigoroso, fondato sulla ...
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Marino Viganò
La ‘neutralità’ della Svizzera tra passato e presente
Nel 500° anniversario di una delle più cruente battaglie del Rinascimento, politici e storici si dividono sulle ricadute per la Confederazione: [...] universale’ di Carlo V. All’interno instaurò l’assolutismo regio. Fu splendido mecenate, protettore di Leonardo, Cellini,
Rabelais, Erasmo, e raccolse nel castello di Fontainebleau pitture e statue antiche, trasferite poi al Louvre.
- Massimiliano ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] CERN a Meyrin, presso Ginevra, una camera a bolle di dimensioni notevoli denominata Gargamelle (dal romanzo di François Rabelais); realizzata dal Commissariat à l'Energie Atomique di Parigi, ha parametri eccezionalmente grandi: lunga 4 m, contiene ...
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Anarchismo
George Woodcock
di George Woodcock
Anarchismo
sommario: 1. La dottrina anarchica. 2. Sviluppi storici dell'anarchismo. 3. Il protoanarchismo. 4. L'anarchismo nel XIX e nel XX secolo. □ Bibliografia.
1. [...] catari, gli anabattisti e i duchoborcy; che trova espressione attraverso le varie epoche in filosofi individualisti come Lao Tzu e Rabelais, Étienne de La Boétie e Fénelon, Diderot e Swift; che si ritrova nei moti insurrezionali di coloro che Albert ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] conoscenza di "tutti gli uccelli dell'aria, tutti gli alberi, arbusti e frutici delle foreste, tutte le erbe della terra" (Rabelais, Pantagruel, cap. 8). Numerosi, non v'è dubbio, sono coloro che faranno propri gli scherni di colui che è ritenuto ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] da Petruccelli della Gattina, nei suoi Moribondi di Palazzo Carignano, "figura di canonico, ma canonico come Swift e Rabelais"), credente in Dio, ex allievo dei gesuiti e in rapporti cordiali con due antichi insegnanti, padre Muzulimer e padre ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...