Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] Actes du Colloque (Tours, 22-23 september 1995), «Publication des Groupes de recherches anglo-américaines de l’Université François Rabelais de Tours» 16.
Herschberg-Pierrot, Anne (1998), Clichés et idées reçues: éléments de réflections, in Le cliché ...
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WHITHORN
J. Higgitt
(Candida Casa nei docc. medievali)
Cittadina dell'estremo S-O dell'od. Scozia, nella regione di Dumfries e Galloway.W. fu uno dei primi centri della cristianità nella Britannia settentrionale. [...] ; P. Hill, Whithorn and St. Ninian: the Excavation of a Monastic Town 1984-91, Stroud 1997; J. Higgitt, From Bede to Rabelais - or how St Ninian got his Chain, in New Offerings, Ancient Treasures. Essays for George Henderson, a cura di P. Binski, W ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] e della lode che con quelli estremi e assolutamente eccezionali del castigo deprimente e mortificante. Degli stranieri Erasmo, Rabelais, Montaigne protestano del pari energicamente contro la disciplina, più che severa, inumana in uso nelle scuole e ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] 1968) e Tvorãestvo Fransua Rable i narodnaja kul´tura Srednevekov´ja i Renessansa (1965; trad. it. L'opera di Rabelais e la cultura popolare. Riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale, 1979), tradotti dapprima in Francia, ma ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] , al Boiardo, al Pulci, al Lippi. E, anche se la Riforma tratteggia Satana con tradizioni ortodosse, la vena del Rabelais e del suo Papefiguière si avverte in quanti, dal Machiavelli allo Straparola, piacevolmente asseriscono d'aver visto "il diavolo ...
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GRES (fr. grès; sp. gres; ted. Steingut; ingl. stoneware)
Gaetano BALLARDINI
Ezio PARIBELLI
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica (v.) intermedio fra la faenza e la porcellana, essendo a pasta opaca [...] formando una transizione fra le antiche paste verniciate e la terra greificata. I testi francesi del sec. XVI (per es. Rabelais) citano una poterie azurée, nota anche al Pialissy, che si può credere una snrta di gres. Dapprima comuni e rozzamente ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] fa riferimento è Le problème de l'incroyance au XVIe siècle. La religion de Rabelais, Paris 1942 [trad. it. Il problema dell'incredulità nel secolo XVI. La religione di Rabelais, Torino 1978]).
2. Hugh Trevor-Roper ha ripubblicato il suo saggio già ...
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GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] Oltre a recensire opere letterarie, per le quali esprimeva le sue antipatie e preferenze (queste ultime per autori come F. Rabelais, G. Carducci ed É. Zola), il G. si occupava di epistolari, rivelando il suo gusto per il biografismo aneddotico; altri ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] in Europa: i critici inglesi paragonarono l'umorismo nonsensical dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e attuali. A partire dal terzo ...
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GONDI, Guidobaldo, detto Antonio iunior
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 2 genn. 1486, ultimo dei quindici figli di Maddalena Corbinelli e di Antonio di Leonardo (1443-86), affermato mercante fiorentino. [...] litteram, frequentato da importanti poeti e letterati, come Papire Masson, Clément Marot, Étienne Dolet, François Rabelais e Maurice Scève. Inoltre, la Pierrevive dimostrò un notevole gusto architettonico, sovrintendendo direttamente alla costruzione ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...