Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] il Quadriregio di Federico Frezzi (morto circa il 1416).
Il Rinascimento, servendosi tuttora dell'allegoria, volentieri la satireggiò. Il Rabelais (1483-1553) fe' ridere con la divine bouteille, dopo che il Pulci (1432-1484), pel suo Morgante, aveva ...
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MAROT, Clément
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Cahors nel 1496, morto a Torino nel settembre 1544. Suo padre Jean (v.) lo condusse nel 1506 alla corte della regina Anna di Bretagna, e insieme [...] Zeitschrift f. franz Sprache u. Litteratur, XLI e XLII (1913-14); P. Villey, Les grands écrivains du XVIe siècle, I: M. et Rabelais, Parigi 1923; H. Guy, Histoire de la poésie française au XVIe siècle, II: Cl. M. et son école, Parigi 1926; D. Magrini ...
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MACCHERONICA, LETTERATURA
Attilio Momigliano
Non si deve confondere il maccheronico con i linguaggi ibridi, col latino grosso, col fidenziano. Per maccheronico s'intende quel linguaggio che è costituito [...] macaronique des différents peuples de l'Europe, Parigi 1852; G. Brunet, prefazione all'Histoire Maccaronique de Merlin Coccaie prototype de Rabelais, Parigi 1875. Delle opere qui citate, quelle di carattere più generale mancano di rigore scientifico. ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] bibl. d'Italia: Emilia e Romagna, a cura di D. Fava, Milano 1932, pp. 474 s. (sulla Bibbia di Ferrara); I. Plattard, F. Rabelais, Paris 1932, p. 201; G. Pazzi, Le "delizie estensi", Pescara 1933, pp. 62 s., 65, 73, 246-249; M. François, Le rôle du ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La multiforme, policroma e scenografica poetica barocca, sempre tesa a dipingere un [...] sue opere maggiori, rendendole più che mai vicine ai mille volti della vita. Solo pochi autori (come Boccaccio, Rabelais, Cervantes) avevano dato, prima di lui, un’immagine altrettanto convincente delle contraddizioni e delle gioie dell’esistenza ...
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La grande bouffe
Mario Sesti
(Francia/Italia 1973, La grande abbuffata, colore, 123m); regia: Marco Ferreri; produzione: Vincent Malle per Mara Film/Capitolina Produzioni Cinematografiche/Films 66; [...] di Ultimo tango a Parigi). Se qualcosa lo ha trasformato in un classico, non è più la sferzata castigatoria del 'Rabelais negativo', ma la pena fredda, serena e inconfessabile di questa sorta di catari alimentari (di "anacoreti al contrario", come ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] , La pédag. d. Jésuites au XVIe siècle, Lovanio 1914.
La pedagogia moderna da Bacone a noi: J. Langlais, La pédagogie de Rabelais et Montaigne, in Revue de la Renaissance, 1905; A .Carlini, Note alla pedagogia di Locke, in Levana, 1923, n. 4; id ...
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PORCELLANA (fr. porcelaine; sp. porcelana; ted. Porzellan; ingl. porcelain, china)
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica durissima, a corpo bianco. Rilucente, translucida, sonora, impermeabile all'acqua [...] nel Castel Capuano, appartenenti al re di Napoli. Si ha menzione anche di altre andate perdute nel sacco di Roma. Anche Rabelais cita fra i recipienti rari i nappi e le bottiglie di porcellana.
La loro rarità diminuì soltanto quando gli Olandesi, che ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] M. Piave il libretto del Rigoletto per G. Verdi. Triboulet, il cui vero nome era Nicolas Ferrial, è assai lodato dal Rabelais (Pantagruel, III, cap. 37 segg.), ma da altri (Bernier, ad es.) dichiarato un ebete. Il suo miglior ritratto, che compendia ...
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PORTA, Carlo
Attilio Momigliano
Nacque il 15 giugno 1776 a Milano, dove morì il 5 gennaio 1821. Studiò prima a Monza, poi nel seminario di Milano. Sono queste le prime esperienze di quel mondo ecclesiastico, [...] spontaneo accostarsi e immedesimarsi del poeta con il suo tema, si ripensa alla tempra sanguigna, cordiale e rumorosa del Rabelais.
Con tanta sostanza morale quanta se ne trova nelle novelle popolari, anticlericali e antinobiliari del P. e nelle sue ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...