RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] historique, 77), 2 voll., Paris 1964: I, pp. 139-197; D.H. Wright, The Date and Arrangement of the Illustrations in the Rabbula Gospels, DOP 27, 1973, pp. 199-208; M. Mundell Mango, Where was Beth Zagba?, in Okeanos: Essays Presented to I. Ševčenko ...
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VANGELI
F. Cecchini
Nell'ambito della tradizione manoscritta dei v., le fasi iniziali della costituzione di un apparato illustrativo a corredo della narrazione degli episodi della vita e dell'insegnamento [...] , di Cristo e della Vergine orante (cc. 10v-11r). Quest'associazione, insolita nei v. bizantini e già sperimentata nei v. di Rabbula, dove le figure della Vergine con il Bambino (c. 1v) e di Cristo in trono (c. 14r) rispettivamente aprono e chiudono ...
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ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] di una teofania al di fuori del tempo e l'a. viene intesa anche come una intronizzazione.Una miniatura nel Vangelo di Rabbūlā, del 586 (Firenze, Laur., Plut. 1. 56, c.13v), è iconograficamente ancora più complessa: la mandorla con il Cristo è posta ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] a partire dal sec. 9°, a eccezione di apparizioni di limitata ampiezza nelle scene di esorcismo, per es. nei Vangeli di Rabbula (Firenze, Laur., Plut. 1.56, c. 8v) o nel mosaico con la Separazione del gregge in S. Apollinare Nuovo a Ravenna ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] , Les symboles des quatre Evangélistes, Revue de la Réforme 10, 1959, pp. 3-25; C. Cecchelli, G. Furlani, M. Salmi, The Rabbula Gospels, Lausanne 1959; J.H. Emminghaus, s.v. Evangelisten in der bildenden Kunst, in LThK, III, 1959, coll. 1254-1255; H ...
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CANONI, Tavole dei
P. Réfice
Pagine iniziali dei manoscritti medievali contenenti i testi dei Vangeli canonici, che presentano tabelle indicanti le concordanze tra i passi dei quattro evangelisti, inquadrate [...] , gli archi variano la loro forma, assumendo quella a ferro di cavallo in manoscritti orientali come il Vangelo di Rabbula, che riprendono motivi di bronzi sasanidi (Ringbom, 19773), o in manoscritti visigotici come la Bibbia di Cava de' Tirreni ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] , tre o tutti e quattro i Vangeli, in modo che letti orizzontalmente indichino i passi paralleli. L'Evangeliario siriaco di Rabbula (Firenze, Laur., Plut. 1.56), proveniente da Beth Zagba, località poco a S di Antiochia, presenta già nel 586 immagini ...
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DAVIDE
M. Mihályi
Profeta e re d'Israele (ca. 1000-961 a.C.), figlio di Iesse, unto segretamente re da Samuele per ordine di Dio, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda.La [...] nell'arte paleocristiana e bizantina, con corona, tunica e clamide con tablíon in oro, per es. nell'Evangeliario siriaco di Rabbula (Firenze, Laur., Plut. 1.56; sec. 6°; Walter, 1976, p. 62) - e Cristo bambino, profeta del ruolo messianico dello ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] 128) individua M. con il tipo dell'orante, come per es. nelle ampolle di Terra Santa (Monza, Mus. del Duomo), nei Vangeli di Rabbula, del sec. 6° (Firenze, Laur., Plut. 1.56, c. 13v), e nel Tetravangelo, del 1100 ca., di Parma (Bibl. Palatina, Pal. 5 ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (῎Εδεσσα)
C. Bertelli
Città della Mesopotamia settentrionale, sul luogo della città turca di Urfa, che rinnova nel nome la città pre-ellenistica di Orra, sull'estremità [...] (βιϑελακικλᾶ). Insicure sono le testimonianze a E. del dio iranico del sole, Mitra. Fino alla loro distruzione ordinata dal vescovo Rabbula sorgevano quattro templi pagani non si sa a chi dedicati. Così si sa anche di un tempio eretto da Seleuco I e ...
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