CASTELLAZZO, Mosè da
Amedeo Tagliacozzo
Figlio di Abraham Sachs, rabbino di origine tedesca assai stimato nelle comunità ebraiche dell'Italia settentrionale, nacque probabilmente a Cremona intorno al [...] stesso anno (Soave).
Morì nel 1527, probabilmente a Venezia. Dei suoi figli, Yechiel fu a sua volta studioso illustre e rabbino capo d'Egitto.
Non avendo testimonianze della sua opera, cì è impossibile dare un giudizio sul valore artistico di questo ...
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CONZIO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI a Chieri (Torino), dove suo padre Gerson, morto nel febbraio 1615, era rabbino.
Le condizioni degli ebrei [...] previa licenza del vescovo di Torino, di disporre di stabili e vi aggiungeva anche la possibilità di scegliersi un rabbino come arbitro delle proprie dispute. Per quanto riguarda l'attività tipografica, un decreto del 1572 aveva sancito, su richiesta ...
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DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] della sua scomparsa, in La Rassegna mensile di Israel, XXXVII (1971), pp.655-703; N. Vielmetti, Die Gründungsgeschichte des Collegio rabbinico in Padua, in Kairos, XIII (1971), pp. 38-66; N. Pavoncello, Nel centenario della morte di L. D., in Israel ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] due volte: la prima nel 1521; vi si trasferì poi con la famiglia in vecchiaia, fissando la residenza a Safed, centro di studi rabbinici e cabalistici. A Safed morì nel 1560.
Del viaggio in Palestina del 1521 è giunto il diario diviso in tre parti. La ...
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LATTES, Elia
Maria Grazia Mimmo
Nacque a Venezia il 25 apr. 1843 da Abramo e da Elena Gentilomo.
La madre si era trasferita da Spalato a Venezia nel 1841; il padre (1809-75) fu rabbino maggiore di Venezia [...] prodigò con numerosi scritti per la difesa del giudaismo.
Il L. ebbe due fratelli: Moses (1846-83) filologo, storico e rabbino a Venezia, e Alessandro (1858-1940) professore universitario a Cagliari, Modena, Parma e Genova.
Emigrato con la famiglia a ...
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CASTIGLIONI, Camillo
Valerio Castronovo
Nato a Trieste il 22 ott. 1879 da Vittorio, pedagogista ed ebraista, e da Enrichetta Bolaffio, studiò con l'aiuto della comunita israelita, che intendeva fare [...] di lui un rabbino come lo era stato il padre. Lasciò presto la scuola per entrare nell'ufficio di un cambiavalute che lo iniziò alle pratiche e agli espedienti dei piccoli traffici e del gioco in Borsa.
La città adriatica era allora non solo il ...
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HERRERA, Filippo (Salomone Romano)
Pier Cesare Ioly Zorattini
Gli assai scarsi dati in nostro possesso sull'H. rendono alquanto problematico tracciare una biografia. Simonsohn (1989, pp. 31, 48 s.) per [...] di verificare se nei testi ebraici fossero state apportate le censure indicate da Giacomo Geraldini a due esperti, l'ex rabbino Giovanni Agostino e fra Benedetto da Chioggia. Tuttavia, dal momento che gli era difficile controllare tutti i volumi in ...
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FRANCESCHI, Alessandro (Elisha da Roma, poi al secolo Ottavio Franceschi)
Raoul Mordenti
Nacque a Roma nel 1543 da una famiglia di ebrei originaria di Foligno; suo padre, Hananel (alias Nello) Graziadio [...] theatrum dominicanum…, Romae 1666, pp. 193 s.; Id., Monumenta dominicana, Romae 1675, p. 559; I. Bartolocci, Magna Bibliotheca rabbinica, Romae 1675, I, pp. 217 s.; A. Altamura, Bibliothecae dominicanae…, Romae 1677, p. 419; P. Mandosio, Bibliotheca ...
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DA FANO, Corrado (Donato)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Urbino il 1° giugno 1879, da Alessandro e da Adele Maroni, trovò la sua patria adottiva in Lombardia, ove il padre, chiamato nel 1892 a ricoprire [...] la carica di rabbino maggiore del Consorzio israelitico di Milano, si distinse tra l'altro per la fondazione, nel 1897, di un istituto di istruzione anticipatore dei moderni criteri educativi e pedagogici.
Compì gli studi universitari presso la ...
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BENJAMIN NEÉEMJAH
Attilio Milano
Cronista ebreo, visse intornoallametà del sec. XVI. Nulla è noto di lui, salvo che era figlio di Elnathan o Diodato e dimorava a Civitanova Marche. È da ritenersi che [...] in questa città coprisse l'ufficio o di rabbino capo o di dirigente amministrativo della locale, piccola comunità ebraica. La sua notorietà è affidata a una cronaca redatta in ebraico, priva di titolo, la quale è tornata alla luce di recente. Essa ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...