FUÀ, Giorgio
Roberto Giulianelli
Nacque ad Ancona il 19 maggio 1919. Suo padre, Riccardo, era allora un giovane medico, che aveva percorso l’itinerario professionale seguito dai maschi della famiglia [...] editrice, che sposò ad Ancona il 16 settembre 1943, con rito ebraico segreto suggerito da Elio Toaff, allora rabbino nel capoluogo marchigiano. Poche settimane più tardi, i bombardamenti alleati costrinsero la coppia a sfollare nelle campagne del ...
Leggi Tutto
CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] C. affiancò infine lo studio dell'ebraico, acquisendone in breve una notevole padronanza: maestro d'eccezione fu il rabbino della comunità israelitica veneziana S. Aboaf, un uomo che godeva di grandissima autorità e reputazione in tutta Europa, noto ...
Leggi Tutto
ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] la Lega di Cognac. Il 1° gennaio 1528 salì ancora sul pulpito di S. Marco in occasione dell’abiura di un rabbino, Giacomo napoletano, che abitava a Mantova in casa dell’oratore veneto ed era stato convertito da Zorzi stesso. Predicò poi ancora nella ...
Leggi Tutto
ROSSI (de' Rossi), Salamone
Franco Piperno
ROSSI (de’ Rossi), Salamone (Salamon, Salomone, Solomone; Shlomoh min ha Adumim). – Un documento del 1621 ci rivela che era «filius Domini Bonaiuti de Rossis [...] Leon Modena; sua risposta a un quesito circa la legittimità dell’uso della polifonia in sinagoga approvata da cinque rabbini di Venezia; tre componimenti encomiastici). È un coraggioso segnale di emancipazione e riscatto nonché di volontà di porre la ...
Leggi Tutto
MORONE, Cataldo
Marco Leone
(in religione Bonaventura). – Nacque a Taranto nel 1560 da Marco, esponente di un’agiata famiglia cittadina, e da Franceschina De Caressina. Ebbe un fratello di nome Bartolomeo. [...] agonia), indicandone il pregnante valore soteriologico. Tra i personaggi del Mortorio risalta anche la figura di un rabbino di nome Misandro (secondo l’etimologia greca, «odiatore degli uomini»), emblematica delle tensioni antiebraiche che percorrono ...
Leggi Tutto
DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] .
Fonti e Bibl.: Le date di nascita e di morte e quella dei matrimonio del D. ci sono state indicate dal rabbino capo della Comunità israelitica di Padova, mentre un'ulteriore conferma per le.prime due ci è stata fornita dall'Amministrazione Marco Da ...
Leggi Tutto
DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] Italia. Lasciata Padova e gli amici-discepoli in maniera alquanto oscura - alcuni hanno ipotizzato in seguito ad una controversia con il rabbino Jehudah Minz - il D. fece ritorno a Candia dove già alla fine del 1490 aveva ultimato la stesura del suo ...
Leggi Tutto
SISTO da Siena
Vincenzo Lavenia
SISTO da Siena. – Nacque a Siena nel 1520. L’informazione che discendesse da una famiglia di ebrei e che avesse ricevuto il battesimo da piccolo (Piò, 1613, II, col. [...] , p. 151a; C. Ancona, Attacchi contro il Talmud di Fra’ S. da Siena e la risposta, finora inedita di Leone da Modena, rabbino in Venezia, in Bollettino dell’Istituto di storia della società e dello Stato veneziano, V-VI (1963-1964), pp. 297-323; P ...
Leggi Tutto
CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] . Si vociferò più tardi nei chiostri calabresi che egli avesse abbandonato la provincia in compagnia d'un misterioso rabbino, certo Abraham, esperto di magia e d'astrologia, istigatore del giovane frate indisciplinato, cui avrebbe rivelato segreti ...
Leggi Tutto
FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] che si manifestò nell'iniziativa di far sorvegliare da due domenicani le prediche tenute da laici, tra i quali addirittura un ex rabbino, A. Dal Monte.
Il secondo attacco andò a segno tra il 1569 e il 1570. Le accuse erano di "ignoranza e presunzione ...
Leggi Tutto
rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...