. Famiglia ebraica originaria probabilmente della Provenza. I suoi membri più notevoli sono: Yiṣḥāq ben mōsheh, detto pure Profeit o Profet (letture inesatte Profiat, Peripot) soprannominato Ēfōdi, o Efodeo [...] anche Astruc (Struchus Durandi), che si trasferì dalla Provenza a Palma, e quindi, dopo la persecuzione del 1391, ad Algeri, dove fu rabbino e predicatore, e morì nel 1404. Suo figlio fu Shimi‛ōn, nato, pare, nell'isola di Maiorca nel 1361, morto nel ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] in lingua ebraica (‟Ha-Shaḥar", ‟Ha-Mag gid", ‟Ha-Meliz") quanto in lingua russa (‟Rascvet") si associarono attorno al rabbino S. Mohilever in una organizzazione di palestinofili (Ḥovevei Zion, Amanti di Sion), con un centro coordinatore a Galaţi in ...
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NORSA, David Aron
Bruno Di Porto
– Nacque a Mantova il 27 marzo 1807 da Moisè Samuel e da Bella Rosa Romanelli.
Possidente, formatosi con buoni studi, fu apprezzato in seno alla comunità israelitica, [...] sua religione risposte convincenti, ma non specificò se e con quali correligionari ne avesse discorso (all’epoca il rabbino maggiore di Mantova era il giovane e valente Marco Mortara). La conversione era maturata nello sfondo politico-culturale del ...
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La vita dei santi Barlaam e Josaphat, cioè del pio eremita e del giovane principe, figlio del re pagano dell'India Abenner, che l'eremita converte alla rinunzia cristiana, ci è conservata in: a) tre redazioni [...] , ricordati nel Kitāb al-Fihrist di Ibn an-Nadīm, pp. 119-163, 305. b) Il rifacimento ebraico è dovuto al rabbino spagnuolo Abraham Ben Samuel ha-Levi Ibn Chisdai (prima metà del sec. XIII) col titolo Ben hammelek wehannazy. Esso sostanzialmente ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] egli fu per tre anni a Barcellona, dove avrebbe avuto rapporti stretti (forse come discepolo nello studio del Talmud) con il rabbino Yonah ben Abraham Gerondi, e si trovava ancora lì nel momento in cui quest'ultimo si trasferì a Toledo (1261-62): si ...
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GIUSTINO ('Ιοστῖνος), santo
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, il principale rappresentante della letteratura apologetica greca del sec. II (v. apologetica). Nacque a Flavia Neapolis (oggi [...] può dire fino a che punto vi si riflettano realmente una o più dispute che è plausibile G. abbia sostenuto con qualche rabbino.
Più che seguire G. nella sua argomentazione contro Ebrei e gentili, e in difesa del cristianesimo, si farà cenno di alcune ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] varianti di lettura). L'edizione fu completata in 4 voll. in-folio tra il 1524 e il 1525. La nuova Bibbia rabbinica, dopo una introduzione alla massürāh elaborata da Jacob ben Ḥayyim, contiene un indice del medesimo, una introduzione al Pentateuco di ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] del peso assunto dall'istituto nella vita degli ebrei italiani è utile ricordare alcuni fra i nomi più significativi di rabbini che frequentarono il collegio di Padova, da Lelio Cantoni da Gazzolo, laureato nel 1833, guida spirituale e politica delle ...
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Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] notevole comunità ebraica, che contava, verso il 1170, secondo Beniamino di Tudela, circa cinquecento unità. Significativa è la frase del rabbino Jacob Tam: "Da Bari verrà la Torah e da Otranto la parola di Dio".
Nel 1203, quando si diffuse la falsa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] primo oggetto di critica riguarda la dottrina dell’eternità del mondo, che viene respinta a favore della tesi della creazione. Per il rabbino, il modo in cui l’uomo può giungere al divino è tramite il divino stesso, cioè attraverso gli atti che Dio ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...