Le vie della divulgazione scientifica
Piero Angela
Tradurre dall’italiano in italiano
Per capire cosa si intende per divulgazione, c’è un esempio che permette di chiarire subito il concetto. Ecco una [...] illustrare e di fronte alla risposta affermativa riprendeva da capo la spiegazione, entrando nei dettagli, per approfondire i comportate come ogni altro essere umano. Vedetevela col vostro rabbino. Parlo di un’integrità ulteriore, specifica; parlo del ...
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TOEPLITZ, Józef Leopold (nomi poi italianizzati in Giuseppe Leopoldo). – Nacque il 10 dicembre 1866 a Żychlin (a circa 100 km da Varsavia)
Luciano Segreto
, da Bonawentura e da Regina Konic, entrambi [...] ). Negli anni Sessanta del Settecento, il capostipite, il rabbino Jehuda Lejb (1740-1806), mosse da Teplice per trasferirsi 1938 nella sua villa. Il figlio informò il re, il papa, il capo del governo e gli amici; l’unico che non rispose fu Mussolini ( ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] 1508 il B., divenuto maggiorenne, poteva quindi essere legalmente capo di azienda; tuttavia la sua partenza per Venezia fu in-folio tra il 1524 e il 1525. La nuova Bibbia rabbinica, dopo una introduzione alla massürāh elaborata da Jacob ben Ḥayyim, ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] stesso anno, si dissolvono con la morte del loro capo nel 1987. Nei regimi autoritari i militanti islamici più d'Israele'. I militanti del Gush si richiamano all'insegnamento dei due rabbini Kook, padre e figlio, per i quali lo Stato di Israele - ...
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MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] sul piano nazionale. A parte l’esperienza come capo di gabinetto del ministro guardasigilli Vittorio Emanuele Orlando il merito di riaprire la ‘grande pagina’ del «figlio del rabbino», a cui nel 1997 l’Accademia nazionale dei Lincei ha consacrato ...
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CASTIGLIONI, Camillo
Valerio Castronovo
Nato a Trieste il 22 ott. 1879 da Vittorio, pedagogista ed ebraista, e da Enrichetta Bolaffio, studiò con l'aiuto della comunita israelita, che intendeva fare [...] di lui un rabbino come lo era stato il padre. Lasciò presto la scuola per entrare nell'ufficio di un cambiavalute che lo iniziò alle pratiche per ottenere un così importante pegno economico e il capo della missione italiana per l'armistizio a Vienna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heinrich Heine domina il panorama letterario tedesco postromantico e fonde nella sua [...] già prigionieri.
Nel campo tedesco appena arrivati,
chinarono il capo accasciati.
Là udirono entrambi la cruda novella:
La romanzo di argomento storico Der Rabbi von Bacharach (Il rabbino di Bacharach); ancora, fra queste prove diseguali andranno ...
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DINA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 24 apr. 1824 da Raffaele e Regina Vitta, secondogenito di quattro figli: Stella, primogenita, Emilio e Giuseppe. La famiglia faceva parte della [...] e Finzi", continuandoli poi sotto la direzione di L. Cantoni, rabbino dell'"università" israelitica di Torino.
Nel 1838, con la morte pagine dell'Opinione, criticando invece il Minghetti - nuovo capo del governo -, che era stato tra i più accesi ...
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MOSE da Rieti
Anna Esposito
MOSÈ da Rieti (Moses ben Isaac). – Nacque a Rieti nel 1388 da Gaio (Isaac), probabilmente un banchiere, e qui trascorse la sua giovinezza fino al momento in cui intraprese [...] particolare a Narni dove possedette una casa (poi venduta dal figlio Gaio nel 1476) e dove nel 1452 era a capo di una scuola rabbinica. Anche Gaio seguì le orme del padre, nell’attività sia di medico sia di prestatore, ed ebbe residenza preferenziale ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] lo doveva condurre ad ottenere la massima autorità nella legge rabbinica. Rabbi Mosè esaminò la questione e le sue conclusioni Clemente VII e Paolo III. Non pochi cardinali - con a capo il Carafa - erano avversi alla diffusione dei libri talmudici e ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...